Se ne deduce che il carattere di questo dipinto ha forti analogie con un dipinto ad olio su tela di anonimo artista, esistente nel castello di San Martino Alfieri, che riporta la scritta "Marchese di Favria" su una targhetta mobile.
I due uomini raffigurati hanno la stessa struttura del volto, così come del naso, degli occhi e dell'arcata sopracciliare, stesso atteggiamento, stesso abbigliamento.
Si tratta di due persone che potrebbero avere la stessa zona di origine (Canavese) o anche qualche legame genitoriale.