Con cornice 80,5 x 70,5 x 7,5 cm
Firmato, datato e dedicato "Al mio amico Boca" in basso a destra.
Allievo del pittore orientalista Jean François Portaels, che fu direttore dell'Académie di Bruxelles, nei primi anni concentra la sua attività all'interno del Circolo artistico di Bruxelles. Grande viaggiatore, visita la Francia (Parigi e la Bretagna), l'Italia, la Palestina, la Turchia, l'Asia Minore. Come scrive Camille Lemonnier, "Cambier riporta dalla Terra Santa paesaggi scabri e severi". È una severità influenzata dalla sintesi "nabi" e colorata dal fauvismo di Matisse (che lo ritrae in un disegno) con cui lavora dopo essersi trasferito a Parigi. Nella capitale francese frequenta i corsi dell'Académie Ranson, perfezionando il suo stile. Espone al Salon des Artistes Français, di cui diventa socio, ottenendo una menzione d'onore nel 1906. Durante la Prima guerra mondiale vive a Cagnes dove conosce Renoir e Signac.
Per alcuni anni aderisce all'Impressionismo francese e mostra già la tendenza alla divisione del tocco; in seguito si rivolge al Divisionismo che pratica solo marginalmente. Nel 1918 Signac presenta a Nizza una mostra delle opere sue e della moglie Juliette Cambier, pittrice di paesaggi e fiori.
Divenne inoltre membro dell'Accademia di Belle Arti di Bruxelles.
Il dipinto è in ottime condizioni.
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