Alberto Pasini (1826-1899) Veduta dell'Antica Laodicea, Latakia

Alberto Pasini (1826-1899) Veduta dell'antica Laodicea, Latakia, matita su carta, 32,5 x 22 cm
Con cornice 52 x 41,5 x 1,5 cm
Firmato in basso a destra, indicazione del sito in alto a destra.

Pittore e litografo, compie i suoi studi all'Accademia di Parma con Paolo Toschi e con lo scenografo Boccaccio. Per motivi economici, ma anche per l'incompleta soddisfazione dell'insegnamento impartito, si distacca dai maestri e inizia a lavorare in proprio come litografo. La sua serie di vedute dei castelli di Parma e del Piacentino riscuote un grande successo. Dopo aver partecipato come volontario alla Prima Guerra d'Indipendenza, nel 1851 soggiornò a Torino, Ginevra e Parigi, presso lo studio di Eugenio Ciceri, noto litografo, dove poté dedicarsi completamente alla pittura. Il genere orientale allora in voga, soprattutto con Decamps e Fromentin, lo attrae e la sua opera La sera, esposta al Salon del 1853, ottiene un ampio consenso. Due anni dopo partecipa, grazie alla protezione di Théodore Chassériau, alla missione diplomatica francese in Persia, guidata dall'ambasciatore Bourée. Ritorna dopo un anno, recandosi anche in Arabia. I soggiorni in Oriente danno nuovo impulso ai suoi temi preferiti: paesaggi e architetture con raggruppamenti di figure, scene di costume e di vita quotidiana di tipo orientale. L'efficacia espressiva del disegno molto preciso, un felice equilibrio nella composizione, un sentimento elegante e raffinato, un impasto solido e pittoresco del colore lo salvano quasi sempre dal cadere nel fotografico, a cui lo porterebbe la sua visione estetica troppo oggettiva.
Le sue opere ricevono diversi riconoscimenti e la Caccia al falco in Persia gli vale la medaglia di prima classe al Salon del 1864.
Nel 1867 si reca in Turchia e in Grecia e nel 1869 è in Spagna con il pittore Gérome. Dell'Italia, è Venezia che lo coinvolge maggiormente e vi si reca numerose volte, riportando impressioni che fissa con delicata armonia. Dal 1870 si trasferisce a Cavoretto e nel 1897 la sua Sosta di Cavalieri Siriaci viene presentata alla Seconda Internazionale di Venezia.

Il disegno è in ottime condizioni.

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