Con cornice 93 x 80 x 4 cm
Firmato e datato in alto a sinistra
Mostra: "Parigi-Montmartre e i suoi artisti 1860-1960" (Bergamo, Italia, Centro Culturale San Bartolomeo, 8-30.11.2003)
Pubblicazione: B. Bellini, Parigi-Montmartre e i suoi artisti 1860-1960, Galleria d'arte Due Bi, Galleria Michelangelo, Bergamo, 2003, pag. 10. 16
Studente al Collegio Santa Croce di Orléans, si dedica pienamente alla pittura a partire dal 1904, anno del suo ingresso all'École des Beaux Arts di Parigi, nello studio di Cormon. Si reca spesso al Louvre e al Museo del Lussemburgo per studiare i grandi artisti, in particolare le opere dei pittori impressionisti. Nel 1905 visitò per la prima volta la Bretagna, per poi tornarvi negli anni successivi. Da questi viaggi riportò numerosi schizzi e disegni che ispirarono i dipinti esposti in occasione della sua prima partecipazione al Salon des Indépendants (1906) e al Salon d'Automne (1907).
Nel 1908 partì in treno per l'Italia, poi viaggiò tra Roma e Firenze in bicicletta. L'anno successivo vengono organizzate le sue prime mostre: a Parigi, alla Galerie Eugène Blot; in Germania, alla Galleria di Monaco di Baviera, con gli amici del gruppo “Fauves”: Marquet, Vlaminck, Manguin, Puy, Camoin.
Viaggiò molto a Londra ed espose diverse volte alla Carfax & Co. Lo scoppio della guerra lo colse ad Ashford, ospite del suo amico Ludovic Rodo Pissarro. Tornato a Parigi, conobbe lo scrittore Jules Romains ed entrò nei circoli letterari parigini. Nel 1919 inizia il "periodo verde": utilizza una tavolozza in cui i verdi e i neri si scontrano in perfetta armonia, in un contrasto permanente di ombre e luci. Nel 1922 la nascita del suo primo figlio contribuì ad ammorbidire la sua tavolozza, i colori sbiadirono e iniziò il periodo di "maternità" che sarebbe durato fino al 1925. Nel 1923 espose per la prima volta a Tokyo. Riprese a viaggiare: nel 1926 partì in auto per il Sud della Francia e, incantato dalla luce del Sud, vi ritornò con la famiglia l'anno successivo; Dal 1930 al 1939 torna spesso in Bretagna, dove dipinge con il gruppo dei “Pittori di Concarneau”; Di questi anni sono magnifici gli acquerelli, dal tratto veloce e dai colori vivaci. Allo scoppio della seconda guerra mondiale, caricò tutti i suoi dipinti sulla sua vecchia Ford e, con la moglie e i figli, si trasferì a Chalonnes-sur-Loire. Tornato a Parigi, subì le prove dell'occupazione e la sua pittura si indurirono. È il momento dei “nudi rossi” e delle composizioni floreali.
Nel 1945 tornò a Pont-Aven un'ultima volta e trascorse un mese nel famoso Hôtel de la Poste, in compagnia di Julia Correleau.
Il dipinto è in buone condizioni.
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