Questo raffinato tavolino è opera dell’ebanista e ceramista francese Emile Gallè (1846-1904). Realizzato nei primi anni del Novecento, è in legno con il piano intarsiato in essenze lignee diverse. Grazie all’uso sapiente delle diverse colorazioni dei legni è descritta una natura morta con composizione di fiori e una farfalla. Sul piano inoltre l’ebanista si firma “Gallè”.
Il piano di appoggio, di forma ovale, con bordatura alta e prese laterali, si presenta quale vassoio per offrire bottiglie e bicchieri, ma anche per un vaso o quant’altro si gradisca.
Le due gambe sono composte da tre elementi lignei convergenti in basso, all’altezza di una traversa che ne assicura la stabilità. Si biforcano infine con due piedi ricurvi. L’insieme è molto leggiadro e armonioso, adatto in qualsiasi ambiente, dal salone ad uno studio, o volendo anche in una camera da letto come piccolo piano di appoggio.
Il tavolino è perfetto sia accostato ad arredi antichi che moderni. Molto decorativo, apporterà, con le sue linee eleganti e le sue tarsie, grande fascino ai vostri ambienti.
Émile Gallé (Nancy, 4 maggio 1846 – 1904) è stato un ebanista, vetraio e decoratore francese, nato da una famiglia di commercianti di cristalli. Attorno ai diciotto anni si reca in Germania per studiare mineralogia e botanica, dove presto si appassiona e si specializza nel vetro soffiato. Alla fine della guerra Franco-Prussiana, Emile decide di andare a Londra per un certo periodo. Viaggia poi in Svizzera e Italia visitando numerosi musei. Nel 1873, Émile Gallé ritorna a Nancy con l'idea di assumere la direzione dell'impresa di famiglia e di poter realizzare opere artistiche in vetro rappresentanti forme della natura, sia floreali che animali. In questo periodo divenne il più importante rappresentante della scuola di Nancy e l'apristrada della nuova arte del vetro, inserita nella corrente del modern style. Nel 1878, assume la direzione dell'impresa di famiglia "La Garenne" che trasforma in una vetreria artistica nel 1885 si avvia all'ebanisteria. In questa disciplina, in nome del maestro, si inserisce fra le grandi firme di fine secolo, quelle di Hector Guimard (1867-1942) e degli amici e concittadini Louis Majorelle (1859-1926) e Eugène Vallin (1856-1922). Gallé riporta in auge la marqueterie e ne fa il punto massimo della sua espressione estetica. Affascinato dai contrasti del legno utilizza più di seicento essenze rare. Tratta i legni come se fossero colori: superfici piane, porte e plateaus assumono l'aspetto di un quadro in cui spiccano intarsi floreali con libellule, farfalle, rondini, funghi, paesaggi e il mondo acquatico. Alle composizioni naturalistiche, ne affianca altre di ispirazione giapponese, in cui a volte la firma è stilizzata secondo il gusto nipponico.