Seguace di Jean-François de Troy, Lo svenimento di Ester davanti ad Assuero, Francia, XVIII sec


Descrizione dell’oggetto d’antiquariato :

"Seguace di Jean-François de Troy, Lo svenimento di Ester davanti ad Assuero, Francia, XVIII sec"
Seguace di Jean-François de Troy, Lo svenimento di Ester davanti ad Assuero, Francia, seconda metà del XVIII secolo
Seguace di Jean-François de Troy, Lo svenimento di Ester davanti ad Assuero
Francia, seconda metà del XVIII secolo
Olio su tela, cm 50 x 59. cornice cm H 80 x L 71 x P 7
prezzo: trattativa riservata
oggetto corredato da certificato di autenticità ed expertise (allegato a fondo pagina)
Il pregevole dipinto, realizzato ad olio su tela, raffigura Lo svenimento di Ester davanti ad Assuero.
Ester è un personaggio della Bibbia ebraica e dell'Antico Testamento cristiano. Esistono due versioni del racconto di Ester, una tradizionale in ebraico e un'altra in greco; entrambe raccontano la medesima storia, tuttavia i nomi, le date ed i luoghi sono differenti. Il testo greco amplifica il contenuto dell'originale ebraico e ne rende esplicito il significato religioso.
Ester è la figlia di Abigàil della tribù di Beniamino, una delle due tribù che costituivano il Regno di Giuda prima della sua distruzione da parte dei babilonesi e la deportazione, nel 597, dell'élite del regno nelle province dell'impero persiano. Giovane donna ebrea, è una figura eroica, in quanto, grazie al suo coraggio, salvò il suo popolo sottoposto a persecuzione a causa delle ostilità di Aman, ministro del re di Persia.
Ester, alla morte dei genitori, fu adottata dal cugino Mardocheo, dignitario di corte. In seguito al ripudio della moglie da parte del re, Mardocheo presentò la cugina Ester alla corte di Assuero. Il re se ne innamorò subito e, pur ignorando le sue origini, la scelse come sposa. Quando il primo ministro Aman decise di sterminare tutti i giudei del regno, Mardocheo, che sempre vegliò su Ester, la esortò a presentarsi al re per intercedere in favore dei propri connazionali.
La scena qui raffigurata ricorda il drammatico momento in cui Ester, recatasi al cospetto di Assuero, svenne di fronte al sovrano adirato per la sua audacia. Infatti, chiunque osasse presentarsi spontaneamente davanti al re veniva punito con la pena capitale. Tuttavia Assuero, impressionato per l’audacia della giovane e bellissima moglie, le concesse di esprimere la sua richiesta. Grazie all’intercessione di Ester, quindi, l’editto venne cancellato.
In questo dipinto possiamo osservare l’episodio descritto nella metà inferiore della tela. Ester sviene tra le braccia di due ancelle mentre subito accanto a lei Assuero si alza dal trono e, tra stupore e preoccupazione, volge lo sguardo verso la moglie esanime. Con la mano sinistra impugna lo scettro d’oro che pone sulle spalle di Ester, indicando dunque di volerla ascoltare, salvandole la vita. Il superamento di questa difficoltà sottolinea l’eroicità dell’azione di Ester la quale, pur di contribuire alla salvezza del suo popolo, è disposta a pagare di persona. Alle spalle di Assuero, alcuni personaggi di corte assistono con pathos alla scena, alcuni alzando le mani, altri sporgendosi dalla seduta con stupore, tutti contribuendo ad esaltare la grande drammaticità del momento descritto. I personaggi coinvolti sono ritratti nello splendore della regalità. Assuero indossa un manto soppannato di pelliccia e un turbante con pietre preziose centrali; Ester veste un abito in seta e indossa perle e gioielli.
In secondo piano è descritto il ricco palazzo di Assuero: un grande tendaggio sulla sinistra smuove l’architettura creando una quinta per la scena principale. Sulla destra, colonne tortili e doriche esaltano la magnificenza del palazzo.
Alla estrema destra, vi sono raffigurati due uomini. Uno sorregge con la mano destra un documento cartaceo che vuol ricordare l’imminente minaccia, Aman e l’editto stesso che a breve sarà annullato.
Questo dipinto è certamente ispirato ad una stampa dell’incisione di Jacques Firmin Beauvarlet (Abbeville 1731 - 1797) tratta da un dipinto di Jean-François de Troy (1679 - 1752). Jean-François de Troy preparò tra il 1736 e il 1742 sette cartoni con Le Storie di Ester utili alla realizzazione di arazzi di Gobelin. Quello raffigurante Lo svenimento di Ester, conservato Grand Palais del Musée du Louvre, fu compiuto nel 1737.
L’autore del dipinto in oggetto decide di lavorare su un formato verticale rispetto a quello orizzontale dell’incisione e del dipinto di Jean-François de Troy. Sceglie pertanto di sacrificare leggermente la figura maschile a sinistra, ma soprattutto i tre personaggi sulla destra. Nell’incisione possiamo meglio riconoscere la figura di Aman, seduto e con in mano il rotolo dell’editto, attorniato da altri due uomini consiglieri che seguono attoniti la scena in primo piano.
La stampa dell’incisione è speculare a quella del cartone di Jean-François de Troy in quanto Jacques Firmin Beauvarlet incise al positivo, ma il processo di stampa, prevedendo il capovolgimento della lastra metallica (tradizionalmente in rame) posta sotto al torchio, va a creare un’immagine simmetrica all’originale.
Jean-François de Troy (Parigi, 27 gennaio 1679 – Roma, 26 gennaio 1752), inventore dunque della composizione del dipinto e autore dei cartoni per gli arazzi, fu incoraggiato dal padre, François de Troy (1645-1750) noto ritrattista, a passare qualche anno in Italia, per apprendere l’arte della pittura. Jean-François vi trascorse sette anni, fino al 1706 e rientrato a Parigi, fu ammesso all'Accademia di Belle Arti di Parigi nel 1708. Fra il 1724 e il 1737 lavorò a Versailles e a Fontainebleau. Fu attivo nel realizzare diversi disegni per tappezzerie e arazzi della Manifattura dei Gobelins. Nel 1727 dipinse la tela Il riposo di Diana (oggi al Museo di Belle arti di Nancy), con la quale vinse il 1º Premio del Grande Concorso organizzato da duca d'Antin e da François Lemoyne. Nel 1738 venne nominato Direttore dell'Accademia di Francia a Roma, dove passò il resto della sua vita e dove ebbe molti allievi, fra cui la pittrice parigina Marianne Loir. Nel 1744 fu principe dell'Accademia di San Luca.
Si conoscono oggi diverse versioni autografe o a lui attribuite, dello Svenimento di Ester. Alcune sono pressoché identiche, altre invece propongono un’impostazione e un’ambientazione diversa. La versione adoperata per gli arazzi inoltre ebbe diversa fortuna. Ne sono testimonianza sia alcuni dipinti tratti dal cartone, che l’incisione di Jacques Firmin Beauvarlet. La stampa di questa incisione fu anch’essa diffusa e riproposta e il dipinto qui studiato ne è una pregevole testimonianza.
Jacques Firmin Beauvarlet, celebre incisore, nacque ad Abbeville nel 1731. Andò a Parigi e studiò con Charles Dupuis e Laurent Cars. La sua prima maniera si manifestò audace e libera, mentre successivamente si distinse per stampe eseguite con grande nitidezza e delicatezza. Beauvarlet si sposò nel 1761 con Catherine Jeanne Françoise Deschamps la quale possedeva una certa abilità nella tecnica dell’incisione. Purtroppo ella morì nel 1769 a 31 anni. Beauvarlet si risposò nel 1770, ma restò vedovo nuovamente nel 1779. Otto anni dopo, nel 1787, sposò Marie Catherine Riollet (Parigi 1755-1788), che, come la sua prima moglie, era un incisore. Beauvarlet fu incisore del re ed ebbe il laboratorio in Rue St. Jacques a Parigi, ove morì nel 1797.
In conclusione, l’autore di questo dipinto deve essere ricercato in ambito francese, tra i seguaci di Jean-François de Troy, attivo nella seconda metà del XVIII secolo.
Prezzo: 4 300 €
Artista: Disciple De Jean-françois De Troy
Epoca: XVIII secolo
Stile: Luigi XV - Transizione
Stato: Buono stato

Materiale: Olio su tela
Larghezza: 71
Altezza: 80
Profondità: 7

Riferimento (ID): 632627
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