Giuseppe Zais, coppia di paesaggi arcadici, olio su tela


Descrizione dell’oggetto d’antiquariato :

"Giuseppe Zais, coppia di paesaggi arcadici, olio su tela"
Giuseppe Zais (attr. a) (Canale d’Agordo, 22 marzo 1709 – Treviso, 29 dicembre 1781) 
Paesaggio arcadico con figure femminili e un pescatore
Paesaggio arcadico con figura a cavallo e mendicanti e rovina architettonica (piramide di Caio Cestio)

La coppia di dipinti, realizzati ad olio su tela e di pregevole fattura è in buone condizioni di conservazione. Stilisticamente databile intorno alla metà del Settecento, è attribuibile al celebre pittore veneto Giuseppe Zais (Canale d’Agordo, 22 marzo 1709 – Treviso, 29 dicembre 1781). Le tele raffigurano due paesaggi arcadici con figure.
L’opera qui presentata a sinistra mostra un paesaggio di campagna, con un fiume attraversato da un ponticello, oltre il quale si osservano alcune costruzioni e, ancora oltre, la piramide Cestia di Roma. Questa rovina architettonica è il monumento funerario dedicato al membro del Collegio dei Septemviri, morto probabilmente nel 12 a.C., Caio Cestio Epulone. Il luogo divenne tappa obbligata nel Settecento, durante il Grand Tour, e il monumento piramidale fu molto apprezzato e ritratto da molteplici pittori. In primo piano, una figura femminile a cavallo con in mano un cesto in vimini, si allontana su di un sentiero. Alla sua destra una donna con due figli porgono le mani in segno di carità. Alcuni animali da fattoria animano la composizione.
Nell’altro dipinto con paesaggio campestre, un grosso albero riccamente ramificato e spostato leggermente sula sinistra della tela, occupa una posizione preminente. Ai suoi piedi un gruppo di contadine si riposano, mentre un giovane pesca da un torrente. Sullo sfondo compaiono un viandante a cavallo e un centro abitato con un campanile.
I soggetti raffigurati esprimono pienamente quel gusto arcadico che si diffuse in Italia e in Europa nel XVIII secolo. Nel 1690, a Roma, venne fondata l'Accademia letteraria dell'Arcadia, i cui membri, intellettuali e letterati, decisero di farsi promotori della restaurazione di una nuova cultura, in aperta opposizione alla cultura barocca. Venne riproposta la classica e semplice poesia pastorale, attraverso il recupero del mito d’Arcadia: il racconto di una terra mitica, fonte di pace e serenità, un luogo dell’anima, in cui l’uomo vive in perfetta armonia con la Natura. Si affermò la pittura di paesaggio come genere autonomo, con modelli paesaggistici della campagna bucolica e pastorale, che avevano la loro origine nella cultura antica. Il mondo dei salotti contemporanei si sposta in boschetti e ambienti campestri, ambientati da pastori e pastorelle. Il gusto per il paesaggismo arcadico divenne una moda tra i collezionisti, intenti ad abbellire le dimore nobiliari con opere dei maggiori interpreti, quali Marco Ricci, Francesco Zuccarelli e Giuseppe Zais.
La coppia di dipinti in oggetto risulta stilisticamente attribuibile alla mano del pittore Giuseppe Zais (Canale d’Agordo, 22 marzo 1709 – Treviso, 29 dicembre 1781). Gli scarni dati biografici relativi al pittore agordino informano che dopo un breve periodo di apprendistato a Belluno si trasferì a Venezia, tra il 1730 e il 1740, dove risentì dell’influenza della pittura di Marco Ricci (Belluno, 1676 – Venezia 1730). Soprattutto le incisioni di Ricci, pubblicate nel 1730, divengono un grande spunto di ispirazione per Zais: da queste deriva il formato scenografico dei paesaggi, incorniciati da macchie di alberi con piccoli villaggi, e le snelle figure di contadini. Nella città lagunare Zais entrò in contatto con Francesco Zuccarelli, a Venezia dal 1732, e la sua influenza portò ad un ammorbidimento dello stile verso una maggiore raffinatezza stilistica, uno stile piacevole e di grande potere descrittivo. Con Zuccarelli condivise il primato di miglior pittore del genere del paesaggio arcadico. Dal 1748 al 1768 l'artista risulta iscritto nella Fraglia veneziana dei pittori e dal 1774 membro dell’Accademia di Pittura. L'Abate Lanzi nella sua Storia pittorica dell'Italia ci informa che Zais fu un pupillo del console Joseph Smith (1682-1770), noto mecenate inglese che visse a Venezia. Zais morì in miseria a Treviso il 29 dicembre 1781.
Della sua attività rimangono molte testimonianze: fra i più celebri sono gli affreschi della Villa Pisani a Stra, dipinti tra il 1760 e il 1765. Sue opere sono esposte in Italia alle Gallerie dell'Accademia di Venezia, al Museo di Bassano del Grappa e alla Pinacoteca civica di Forlì.
Dal confronto stilistico tra la coppia di dipinti in esame con opere di Giuseppe Zais vi sono significativi raffronti possibili. Si può osservare il medesimo atteggiamento rocaille nella stesura del colore, con pennellate sciolte e materiche; lo stesso gesto pittorico abile nella sintesi e nel restituire volume alle figure attraverso tocchi di colore chiaro e luminoso. Caratteristica del pittore agordino è la schiettezza narrativa desunta dalla vita quotidiana che si discosta dal più aulico e composto classicismo di Zuccarelli.
I dipinti presentano cornici coeve, in legno intagliato e dorato.

clicca sulla parola EXPERTISE
Prezzo: 22 500 €
Epoca: XVIII secolo
Stile: Luigi XV - Transizione
Stato: Buono stato

Materiale: Olio su tela
Larghezza: 120
Altezza: 81
Profondità: 4

Riferimento (ID): 563636
CONTATTA L'ANTIQUARIO
line

"Brozzetti Antichità" Vedi altri oggetti di questo antiquario

line

"Pittura Con Scene Di Genere, Luigi XV - Transizione"

Antiquariato simile su Proantic.com
Ricevi la nostra newsletter

Rimanete aggiornati su tutte le novità e gli oggetti d’antiquariato messi in vendita da professionisti antiquari, selezionati di volta, in volta con cura dal team di Proantic per la nostra newsletter

line
facebook
pinterest
instagram
Brozzetti Antichità
Giuseppe Zais, coppia di paesaggi arcadici, olio su tela
563636-main-5e4d207a2f1ca.jpg
0039 348 493 5001


*Un messaggio di conferma ti sarà inviato da info@proantic.com Controlla la tua casella di posta elettronica, compresa la “Posta indesiderata”

Thank you! Your submission has been received!

Oops! Something went wrong while submitting the form