Maniera di Pieter van Avont (Mechelen, 1600 – Deurne, 1652)
Sacra Famiglia con San Giovannino e un agnellino
Olio su tavola, cm 34 x 27
Con cornice, cm 50 x 40
Il nostro dipinto riprende, in controparte, una fortunata composizione dell’artista fiammingo seicentesco Pieter van Avont, sperimentata dal pittore per la prima volta in un dipinto attualmente in collezione privata passato per un’asta Lempertz tenutasi a Bonn nel dicembre del 1978. L’opera, di un pittore che, tra la fine del Seicento ed i primi del Settecento, riprende fedelmente i dettami della pittura dell’ideale maestro, presenta una Sacra Famiglia con San Giovannino ed un agnellino, quest’ultimo prefigurazione della morte e della resurrezione di cristo. Gesù accoglie dal piccolo San Giovannino un grappolo d’uva, allegoria dell’eucaristia e del suo sangue versato per redimere i peccati dell’umanità.
Nel dipinto del seguace di Van Avont sono visibili molte delle caratteristiche chiave della vasta produzione pittorica del maestro. Rispetto alla formazione di Van Avont, nato da Hans van Avont e Anna le Febure e battezzato a Mechelen il 14 gennaio del 1600, non possediamo alcuna informazione. Chiaro è però che fu accettato come maestro della corporazione di Mechelen nel 1620. Due anni dopo, nel 1622, il pittore risulta essere registrato presso la gilda di San Luca di Anversa: ciò dimostra come l’artista si fosse stabilito in un centro di maggiori dimensioni e con una fervente vita culturale. L’artista, particolarmente apprezzato dai suoi contemporanei, ricevette commissioni anche da parte dell’arciduca Leopoldo Guglielmo, oltre che da vari committenti di grande prestigio. Operò congiuntamente ad alcuni dei personaggi di maggior spicco del panorama artistico dei suoi tempi, primo tra tutti Jan Bruegel il Vecchio, con la cui collaborazione eseguì una vasta serie di dipinti rappresentanti madonne o figure religiose entro ricche ghirlande floreali. Pieter van Avont è principalmente noto per le sue scene religiose e mitologiche e per i dipinti da gabinetto. Nella maggior parte dei suoi dipinti i personaggi delle sacre scritture sono rappresentati entro un florido paesaggio naturale, dalle tinte brillanti e dalla rimarcabile luminosità. Il soggetto è riproposto in varie versioni da parte del pittore: in questa si percepisce nettamente l’intimo legame di familiarità che lega tra di loro i personaggi. Questa versione del dipinto attira l’attenzione dei contemporanei e dei posteri dell’artista: oltre al pittore responsabile del nostro bel dipinto il modello di Van Avont affascina anche il tedesco Hans Rottenhammer, che lo propone in un rame attualmente parte di una collezione privata tedesca.