Autore: A. Thöny
Epoca: Inizi ‘900
Provenienza:Italia
Tecnica e supporto:Olio su tela applicata a cartoncino
Altezza – cm 33
Larghezza – cm 27
L’opera rappresenta una veduta paesaggistica delle Torri del Vajolet, prominente formazione rocciosa nel massiccio dolomitico del Catinaccio. L’artista utilizza una composizione verticale, ideale per enfatizzare l’andamento ascensionale delle torri, che si stagliano in modo monumentale sullo sfondo celeste.
Il linguaggio pittorico di Thöny è caratterizzato da una pennellata densa e vigorosa, particolarmente evidente nei dettagli rocciosi, dove l’uso del colore ad olio viene sfruttato per rendere le sfumature calcaree tipiche della roccia dolomitica. I toni prevalenti sono ocra, grigi caldi e verdi terrosi, con inserti di bianco e azzurro che suggeriscono la presenza di luce riflessa o neve residua.
L’atmosfera è resa con equilibrio tra masse solide e vaporose: le torri emergono da banchi di nuvole basse, creando un contrasto tra la stabilità della montagna e il dinamismo del cielo. Quest’ultimo è trattato con tonalità fredde, in una gamma di azzurri e grigi chiari, ottenuti con velature leggere, che contrastano con i tratti più marcati e materici della roccia.
Il punto di vista è rialzato ma leggermente decentrato, offrendo un’inquadratura che valorizza la prospettiva e la profondità del paesaggio, con accenni di creste montuose sfumate all’orizzonte, dipinte con blu di cobalto e grigi per creare un senso di distanza atmosferica.
Firmato in basso a destra, “A. Thöny”.
A. Thöny fu attivo a Merano nella regione alpina dell’Alto Adige ed appartenente al filone pittorico romantico-naturalista di fine Ottocento, legato alla tradizione mitteleuropea del paesaggio alpino. I suoi lavori si inseriscono nella corrente di pittori dell’epoca che esaltavano la grandezza e la spiritualità della natura, prediligendo soggetti come cime montuose, valli e atmosfere di alta quota.