Firmato in basso a sinistra ‘G. Costetti’. Eseguito nel 1942 (?) in base all’etichetta sul retro che cita “Giovanni Costetti, ritratto di Mai Sewell Costetti (Utrecht 1942) ad un membro della famiglia”.
Provenienza: Famiglia dell’artista; Arild Wahlstrøm, collezionista norvegese (1909 - 1994); Per successione agli eredi.
Esposizioni: Mostra di pitture e disegni di Giovanni Costetti, Civica Galleria Antonio Fontanesi, Dicembre 1950 – Gennaio 1951, Reggio Emilia, cat. n. 66.
Il dipinto proviene dall’importante collezione dell’imprenditore norvegese Arild Wahlström. Arild Wahlström era un industriale e amministratore delegato norvegese, in seguito presidente di Sande Tresliperi A/S e Sande Paper Mill A/S. Oltre agli affari e allo sport, Wahlström aveva un grande interesse per l'arte e il collezionismo d'arte, che condivideva con sua moglie Aasta. Nella loro casa di Holmenkollen, la coppia ha allestito una vasta collezione di importanti opere norvegesi e internazionali. Wahlström viaggiò molto e spesso combinò i suoi viaggi con visite a gallerie e artisti. Ha sviluppato stretti rapporti con diversi artisti e ha incontrato Poliakoff, Henry Moore, Soulanges, Manessier, Singier e molti altri. È stato invitato tre volte a visitare Picasso nel sud della Francia con il gallerista Kahnweiler, ma ogni volta gli affari si sono messi in mezzo, il che è stata una grande delusione. Il grande interesse di Wahlström per la grafica di Picasso scoppiò dopo la guerra, durante un viaggio d'affari a Parigi nel 1946. In una piccola strada laterale, la coppia Wahlström scoprì un'immagine di una testa di donna in una galleria d'arte. "Era così bello: ne siamo rimasti subito affascinati. È stato qualcosa di straordinario." L'incidente portò a un intenso collezionismo e diede vita a una delle più grandi collezioni private al mondo di grafica di Picasso, con oltre 1.000 stampe grafiche. Nel 1982 Arild Wahlström donò quasi 500 di queste stampe, inclusa l'intera suite Vollard, alla Galleria Nazionale di Oslo.
Il pendant del nostro dipinto raffigurante Giovanni Costetti (stessa tecnica e stesse misure è conservato a Palazzo Pitti nella Galleria d’arte moderna di Firenze.).