Primo quarto del XIX secolo
Scene di accampamento
(2) Olio su tavola, cm 24,5 x 33
Con cornice, cm 34 x 43
Queste due piccole tavole rappresentano scene di accampamento in cui i soldati si riposano o si preparano allo scontro nel corso di una campagna bellica. Le ambientazioni appaiono distinte da un punto di vista sia paesaggistico sia climatico: i cappotti lunghi indossati dalle truppe radunate attorno al fuoco per riscaldarsi fanno pensare alla stagione fredda mentre il cielo soleggiato, le divise leggere e la vegetazione verdeggiante dell’altra tavola portano a pensare ad un periodo più mite dell’anno. Le differenze tonali, più fredde da una parte e più chiare e tiepide dall’altra, sembrano sottolineare questa distinzione che si sviluppa anche nelle azioni dei personaggi: alla staticità delle reclute radunate attorno al falò riparato dai muri di un edificio in rovina si contrappone il movimento operoso degli uomini d’arme, dislocati sia in primo piano che in lontananza, intenti ad allestire e prepare i bivacchi. Si potrebbe pensare a due momenti separati ma facenti parte della stessa campagna, da collocare cronologicamente agli inizi dell’Ottocento e da identiificare con una delle campagne dell’esercito francese: le tende, il blu e il bianco delle divise, i cappelli e i berretti dei soldati e le baionette si configurano con quelli utilizzati dagli eserciti di napoleonico nelle guerre combattute in Europa fra il 1803 e il 1815. Austerliz (1805), Jena (1806), Wagram (1809), la campagna di Russia intera sono solo alcuni dei possibili scenari bellici in cui si potrebbero collocare le scene di accampamento qui raffigurate. Il paesaggio è l’indiscusso protagonista sebbene le figure umane, abbozzate con rapidi e densi colpi di colore, si ritagliano una parte che non è solo di comparsa: i due soldati sdraiati in primo paino raccontano di una effimera spensieratezza nonostante la tragicità e le fatiche delle guerre mentre l’uomo con baionetta voltato di spalle ci fa soffermare a riflettere sul futuro che attende lui e i suoi compagni. I colori sono stesi a pennellate più larghe, materiche e corpose nella resa del cielo e del paesaggio in generale, riuscendo a mescolare, fondere e uniformare il tono generale della composizione, in cui si possono comunque apprezzare i colori cangianti a seconda del grado di illuminazione, delle nuvole o dei fumi o del tipo di vegetazione.