Dipinto di Cesare Dell’Acqua (Pirano d’Istria 1821 – Ixelles 1905), “Les Jeux”

Dipinto di Cesare Dell’Acqua (Pirano d’Istria 1821 – Ixelles 1905), “Les Jeux”
Dipinto di Cesare Dell’Acqua (Pirano d’Istria 1821 – Ixelles 1905), “Les Jeux”-photo-2
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Descrizione dell’oggetto d’antiquariato :

"Dipinto di Cesare Dell’Acqua (Pirano d’Istria 1821 – Ixelles 1905), “Les Jeux”"

Cesare Dell’Acqua (Pirano d’Istria 1821 – Ixelles 1905), “Les Jeux”

Olio su tela, cm 86 x 162.

Firmato “Cesare Dell’Acqua” a destra, cornice coeva.

 

La sovrapporta, composta da tela e cornice originale che le donano l’aspetto di un timpano, proviene dal Chateau des Amerois a Bruxelles, dimora del principe Filippo, Conte di Fiandra e fratello minore del Re Leopoldo II del Belgio. A seguito di un incendio che rase al suolo l’edificio precedente, nel 1877 Filippo commissionò la costruzione di un nuovo castello, da intendere come dimora estiva, per sé e la sua famiglia.

La decorazione pittorica degli interni venne affidata a Dell’Acqua, che a Bruxelles si era stabilito e lavorava già dal 1848; a seguito della vendita del castello dopo la Prima Guerra Mondiale, le tele sono scomparse dalla loro ubicazione originaria.

Les Jeux rappresenta all’apparenza una scena di genere ambientata in epoca rinascimentale; un occhio più attento noterà invece come le quattro figure in primo piano non siano solo comparse, ma dei ritratti di personaggi storici realmente esistiti. La donna dall’abito rosa corallo è la principessa Maria di Hohenzollern, coniuge di Filippo e Contessa delle Fiandre; in una mano regge un trespolo su cui posa un cardellino, simbolo della passione di Cristo e probabilmente un rimando alla fede cattolica della famiglia. Alla sua sinistra, una bambina vestita di finissimo broccato verde è ritratta di spalle, mentre osserva la corte che si diletta nel gioco: si tratta della principessina Henriette, secondogenita della famiglia. A destra della contessa il principe Baldovino; il ragazzino, dalla pelle ambrata, è ritratto mentre conversa e posa affettuosamente la mano sulla spalla del più piccolo, il principino Alberto, riconoscibile per la chioma di ricci dorati. Il bimbo è vestito con un abitino bianco che gli arriva ai piedi, com’era usanza per gli infanti di ambo i sessi fino agli inizi del XX secolo; in una manina stringe un curioso oggetto a forma di anello, forse un dolcetto o un massaggia gengive in ambra. In quanto primogenito, Baldovino risultava il primo in linea di successione per la Corona del Belgio, ma non riuscirà mai a salire al trono a causa della prematura scomparsa a soli ventuno anni. La prestigiosa carica spetterà proprio al fratellino minore, asceso al potere col nome di re Alberto I del Belgio.

Il riconoscimento della tela come sovrapporta del Chateau des Amerois è stata possibile grazie al bozzetto originale dell’artista, un acquerello di medie dimensioni oggi conservato a Cabinet des stampes della Bibliothèque Royale di Bruxelles; il disegno è noto con il titolo scritto da Cesare Dell’Acqua stesso di Welcome e presenta notevoli differenze con la versione finale; tra tutte, l’assenza della principessina Josephine, presente invece nell’acquarello di progetto. A fare pendant con Les Jeux dev’esserci stata una sovrapporta raffigurante Filippo, conte delle Fiandre, come dimostra la presenza di un bozzetto acquerellato in cui è ritratto assieme alla moglie e al figlioletto Alberto; sfortunatamente, non se ne conosce l’attuale ubicazione. Entrambi i disegni acquerellati sono pubblicati sui cataloghi a cura di Flavio Tossi intitolati al pittore Cesare Dell’Acqua.

 

BIOGRAFIA

Cesare Dell’Acqua nasce Pirano d’Istria nel 1821. A seguito della morte del padre Andrea, giudice, la famiglia si trasferisce a Capodistria nel 1826, città d’origine dei Dell’Acqua. Intraprende una carriera scolastica che continua a Trieste ma è costretto ad interrompere gli studi per necessità economiche: dal 1833 svolge un mestiere modesto presso la casa di spedizioni Parisi & C., esercitandosi nel disegno e seguendo la sua vocazione. Proprio uno dei suoi schizzi sarà notato dallo scultore Pietro Zandomeneghi, che assieme ad altri artisti e mecenati veneti, tra cui lo storico Pietro Kandler, riesce ad ottenere una borsa di studio dal Municipio di Trieste per permettere al giovane Dell’Acqua di studiare pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia. All’età di ventuno anni inizia il suo vero e proprio percorso artistico, esordendo già nel 1843 alla Quarta Mostra della Società Triestina di Belle Arti. L’anno seguente viene incaricato dal comune triestino assieme al paesaggista Alberto Rieger una serie di quindici litografie a memoria dei festeggiamenti per la visita ufficiale dell’Imperatore dell’Austria Ferdinando I e la moglie Maria Anna di Savoia, facendosi conoscere negli ambienti aristocratici, prevalentemente austriaci. Terminati gli studi presso l’accademia veneziana nel 1847, parte per un viaggio europeo, facendo tappa a Vienna e a Monaco di Baviera per poi arrivare a Parigi all’inizio dell’anno successivo. Nella città francese vi rimane poco a causa dello scoppio della Terza Rivoluzione francese, di cui rimane testimonianza il taccuino dei disegni di Dell’Acqua oggi al Louvre; l’artista si trasferisce quindi a Bruxelles, dove già da anni vive il fratello maggiore Eugenio.

Dell’Acqua procede ad integrarsi nell’ambiente artistico e multiculturale belga, entrando nel Cercle Artistiques et Littéraire e diventando allievo del pittore di storia Louis Gallait, una scelta non casuale: la “pittura di storia”, cioè che raffigura scene tratte dalla storia laica occidentale, è considerata dalle Accademie dell’epoca la forma più prestigiosa nella gerarchia dei generi. Durante lo stesso periodo presenta, in linea con il filone romantico, un’opera dedicata a Niccolò Macchiavelli all’Esposizione bruxellese.  Nel 1855 sposa una giovane di buona famiglia belga, da cui avrà due figlie, consolidando il legame con la società e il territorio locale senza però mai dimenticare Trieste, continuando a gestirne la committenza. Il suo talento e la capacità esecutiva gli valgono le importanti commissioni dell’Arciduca Massimiliano d’Austria: in occasione del suo matrimonio con la principessa Carlotta del Belgio, celebrato a Bruxelles nel 1857, viene convocato per ritrarre dal vero la cerimonia, per poi essere ingaggiato per decorare con un ciclo storico il Castello di Miramare di Trieste.

Non mancano gli encomi di tipo militare cavalleresco, riconosciuti all’artista dal Re Leopoldo, che lo nomina Cavaliere del suo Ordine nel 1863 e successivamente da Massimiliano d’Austria, con il titolo di Ufficiale dell’Ordine della Guadalupe nell’anno seguente.

Artista estremamente prolifico, all’inizio degli anni ’70 si allontana dalle correnti accademiche romantiche e storiche per creare opere dal gusto decorativo ispirato ai veneti del Rinascimento, primi tra tutti Tiziano e Veronese. Questi cicli pittorici, dal gusto spettacolarizzante ma raffinato, gli valgono commissioni facoltose, tra cui quelle del Consolato Italiano al Palazzo Herrera e di Filippo Conte di Fiandra, fratello del Re del Belgio. Esordisce nel panorama internazionale con la sua partecipazione all’Esposizione Universale di Vienna del 1873 e all’Internazionale di Londra l’anno seguente, inviando negli anni successivi le sue opere alle mostre di tutta Europa ma anche negli Stati Uniti e in Australia. Nel 1874, gli Uffizi di Firenze gli chiedono un suo autoritratto da inserire nella galleria dei pittori celebri del loro museo; successivamente l’Accademia di Belle Arti si Milano lo nomina membro onorario del Comitato. Dopo una vita di celebrati successi, si spegne nel comune di Ixelles nel 1905; poco dopo il già citato Cercle Artistiques et Littéraire di cui faceva parte gli dedica la prima imponente prospettiva.
Le sue opere sono oggi conservate nei musei di Aversa e Bruxelles, nelle Collezioni dei reali del Belgio nonché a Venezia, Padova, Pirano d’Istria, Capodistria e soprattutto Trieste, nei Musei Civici, al Castello di Miramare e a Villa Vianello.

 

 

Prezzo: 18 000 €
Artista: Cesare Dell'acqua
Epoca: XIX secolo
Stile: Napoleone III
Stato: Sato molto buono

Materiale: Olio su tela
Lunghezza: 162
Altezza: 86

Riferimento (ID): 1508406
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"Pittura Con Scene Di Genere, Napoleone III"

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