Fu allievo di Abraham Bloemaert e successivamente studiò a lungo a Roma, dove rimase dal 1617 al 1625 e Firenze. Eccelleva in particolare nel dipingere piccole figure, nudi, paesaggi con rovine di stile italianeggiante su rame o pannelli, talvolta con scene mitologiche o bibliche, talvolta in ambientazione contemporanea. Fu uno dei più importanti rappresentanti della prima generazione dei pittori Dutch Italianates ed uno dei fondatori della Schildersbent.
La scena mitologica rappresenta la dea della caccia, Diana, colta in un momento di intimità insieme al suo seguito di ninfe, immerse in un paesaggio idilliaco di gusto classicista. La delicatezza cromatica e l’accurata resa luministica sono tratti distintivi dello stile raffinato di Poelenburch, noto per le sue piccole composizioni eleganti e poetiche.
La tela, mostra una straordinaria attenzione ai dettagli: i panneggi leggeri, i corpi femminili idealizzati e la natura lussureggiante richiamano l'influenza della scuola italiana, in particolare dei pittori fiorentini e bolognesi, che Poelenburch conobbe durante il suo soggiorno in Italia.
L'opera si presenta in eccellente stato di conservazione, con una patina che testimonia la sua antichità senza compromettere la vividezza dei colori.
La cornice, è in legno dorato finemente intagliato, conferendo al dipinto un'aura di prestigio e solennità.
Opera in prima tela e telaio originale.
Provenienza: collezione privata romana.