Tecnica: Olio su lavagna
Epoca: XVII secolo
Dimensioni: 36 x 48 cm
Olio su lavagna, un supporto raro e raffinato, particolarmente apprezzato nel XVII secolo per la sua capacità di esaltare i contrasti luministici e conferire profondità alle composizioni. La pietra nera, con il suo fondo scuro, si presta perfettamente a un soggetto di forte impatto come la Decollazione di San Giovanni Battista, esaltando gli effetti drammatici della scena.
Al centro della composizione, due figure in piedi dominano la scena: Salomè e il boia, in un contrasto tra bellezza ed eleganza da un lato e fisicità brutale dall’altro. Salomè, giovane e raffinata, è vestita con abiti sontuosi alla moda del primo Seicento, con tessuti riccamente decorati che ne esaltano la delicatezza e l’aspetto quasi etereo. Il suo volto appare distaccato, indifferente alla violenza dell’evento, un elemento tipico delle rappresentazioni caravaggesche. Accanto a lei, il boia, con un corpo possente e muscoloso, incarna la brutalità dell’azione in netto contrasto con la spiritualità del martirio di San Giovanni Battista.
Ai lati della scena emergono figure più mature, che assistono all’esecuzione con espressioni gravi e meditative. A destra, una figura avvolta in un ampio mantello ocra, che richiama le rappresentazioni di filosofi nella pittura del primo Seicento, osserva la scena con un atteggiamento pensoso, aumentando il senso di riflessione sulla transitorietà della vita e il sacrificio del santo.
L’ambientazione cupa e il forte contrasto tra luce e ombra enfatizzano la tensione della scena, mentre la bellezza esteriore di Salomè e la forza fisica del carnefice amplificano il senso di dissonanza rispetto alla dimensione spirituale del martire. La gamma cromatica è contenuta, dominata da toni terrosi e contrasti netti, esaltati dalla profondità del fondo scuro, caratteristica distintiva della pittura italiana del XVII secolo.
Il dipinto presenta un restauro sulla pietra che ha preservato la struttura originale. Quest’opera testimonia il gusto del XVII secolo per i materiali pregiati e le composizioni di forte pathos, inserendosi nella tradizione della scuola italiana, influenzata dal naturalismo e dal contrasto tra bellezza, violenza e spiritualità.