Sala da bere
Olio su tavola, cm 38 x 48
Con cornice, cm 41 x 51
La tela va ricondotta alla pittura di genere fiamminga del XVII secolo, in particolar modo alla produzione di David Teniers il Giovane (1610-1690), figlio e allievo del padre, detto il Vecchio, da cui apprese lo stile di Rubens ed Elsheimer. Successivamente si avvicinò alla pittura di Frans Franken II e di Adriaen Brouwer, sia per quanto riguarda lo stile sia per quanto concerne alle tematiche rappresentate. Le scene di genere, spesso legate al mondo del gioco d’azzardo, delle osterie, delle taverne o delle feste paesane, furono la sua specialità e quest’opera testimonia indiscutibilmente una estrema vicinanza. L’interno di questa osteria è illuminato debolmente da una densa e calda luce ambrata che conferisce alla scena tonalità che vanno dal marrone all’ocra; l’omogeneità coloristica è interrotta da alcuni dettagli, resi con un’attenzione lenticolare tipicamente fiamminga, che emergono nei costumi e negli accessori dei personaggi. Questi ultimi sono suddivisi in due tavolate, entrambe intente a bere, fumare e giocare d’azzardo; l’anziano signore vestito di blu sembra stringere nella mano destra qualcosa, probabilmente dei dadi utilizzati per il gioco. Ognuna delle figure è colta con un’introspezione psicologica tutta sua: noia, disinteresse, ebbrezza, concentrazione e attesa si leggono nei volti dei personaggi che attorniano le due tavolate. L’alternarsi fra parti buie e illuminate crea giochi chiaroscurali resi con un’estrema morbidezza, capace di far apprezzare gradualmente i particolari che trascolarono da tonalità più chiare a più scure. Il realismo di queste immagini, oltre che dalla caratterizzazione dei personaggi, è dato anche dalla verosimiglianza dell’ambientazione e degli oggetti: brocche, calici, pipe, vasellame, sgabelli, le imposte delle finestre, il pesce appeso al soffitto, i berretti e i vestiti rivelano una cura altissima che non rimane un mero esercizio di bravura ma contribuisce in maniera fondamentale a rendere la scena in tutta la sua quotidiana verità e realità. Il carattere popolaresco è in linea con quello del già citato Adam Brouwer, a cui il Teniers si accostò nella seconda parte della sua carriera, e si attiene a un genere di pittorico praticato largamente dagli artisti fiamminghi e apprezzato anche nel resto d’Europa tanto che due quadri con scene di taverna proprio del Teniers vennero acquistati dalla famiglia Borghese. L’opera originale del pittore oggi si conserva presso l’Alte Pinakothek di Monaco di Baviera e da essa di si può desumere la maestria di questo seguace che rende con tinte un po’ più soffuse l’interno della taverna riproponendone però fedelmente la composizione.