Onorio Marinari (Firenze, 3 ottobre 1627 – Firenze, 3 gennaio 1715), Gesù Bambino

Onorio Marinari (Firenze, 3 ottobre 1627 – Firenze, 3 gennaio 1715), Gesù Bambino
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Descrizione dell’oggetto d’antiquariato :

"Onorio Marinari (Firenze, 3 ottobre 1627 – Firenze, 3 gennaio 1715), Gesù Bambino "
Onorio Marinari (Firenze, 3 ottobre 1627 – Firenze, 3 gennaio 1715)
Gesù Bambino con mazzo di fiori
Olio su tela, cm 32 x 40
Con cornice, cm 58 x 51
Figlio del pittore Sigismondo Marinari, ma anche cugino e allievo di Carlo Dolci (Firenze, 1616-1687), congiuntamente con Agnese Dolci, raccolse l'eredità del maestro, portando avanti, per un periodo, la sua scuola. Lavorò soprattutto a Firenze per committenti fiorentini e toscani, ma non si dedicò solo alla pittura. Fu infatti un intellettuale di spicco anche per quanto concerne le discipline di carattere scientifico: pubblicò, ad esempio, un saggio di astronomia dallo straordinario successo dal titolo Fabbrica et uso dell'annulo astronomico instrumento universale per delineare orivoli solari. I primi eruditi a presentare la figura e l’attività di Onorio Marinari sono Pellegrino Orlandi, che loda le doti pittoriche dell’artista toscano nell’Abecedario pittorico del 1733, e l’abate Lanzi, che si riferisce ampliamente all’artista nella Storia pittorica d’Italia, edita a Milano nel 1831. Nel catalogo ufficiale della Galleria degli Uffizi del 1833 si legge: "dipinse con buon gusto, e con maniera assai finita e corretta nel disegno, vedonsi nella sua patria non poche pitture presso i privati, ed in pubblico, e particolarmente nelle chiese. Le più stimate della prima maniera conservatisi nella Badia, ed in Santa Maria Maddalena dei Pazzi, a giudizio dell'Orlandi. Dopo la imitazione del maestro che suol essere il primo esercizio dei novelli pittori, e spesso ancora, per la diversità del naturale, il primo lor danno, ei si formò, come osserva anche il Lanzi, un secondo stile seguendo il proprio talento, più grandioso, più ideale, e di maggior macchia, come si esprímono gli artisti: del quale ci rimangono varii saggi in Santa Maria Maggiore, in S. Simone e in diverse quadrerie florentine." Ad Onorio Marinari sono ascritte varie opere attualmente conservate presso i musei e le collezioni pubbliche e private nazionali ed internazionali, tra cui ricordiamo la Figura femminile della Pinacoteca civica di Forlì, la bella Annunciazione della chiesa parrocchiale di San Biagio di Lucignano, la Salomè con la testa del Battista dell’Institute of Art di Minneapolis, la Giuditta con la testa di Oloferne del Museo delle Belle Arti di Budapest e il Ritrovamento di Mosè dei Musei civici di Palazzo Farnese a Piacenza.
Questo Gesù Bambino con mazzo di fiori riprende una nota composizione del maestro di Marinari, Carlo Dolci. Il dipinto del Dolci, descritto da Baldinucci al principio del Settecento (“Gesù, in età di sei anni circa, in atto di sedere, sopra l’ingresso nell’Orto, che si ha nei Sacri Cantici, e con una ghirlanda di bellissimi fiori in mano, quasi invitando l’anima ad inghirlandarsi di sana virtù”) ed eseguito per il collezionista toscano Giovanni Domenico Correggio, viene quasi unanimemente identificato con l’esemplare attualmente esposto presso il Thyssen Bornemisza di Madrid (inv. 129). Il soggetto del Cristo con ghirlanda o mazzo di fiori, ideato da Carlo Dolci, fu particolarmente fortunato nella Firenze della metà del Seicento, così come dimostrato dalle repliche autografe e di bottega conservate al Blanton Museum of Art di Austin, al Wadsworth Athenaeum di Hartford, all’Alte Pinakothek di Monaco di Baviera e al Kunsthistorisches Museum di Vienna. Questa versione del Gesù Bambino, elaborata certamente nell’ambito della bottega e ascrivibile al pennello del Marinari, incarna e mostra tutte le caratteristiche chiave della pittura di Marinari, tra cui spiccano il ruolo predominante del disegno, l’utilizzo di colori vividi e sgargianti e la fisionomia dolce e serena del soggetto. L’artista, cresciuto nell’ambito della bottega del Dolci, mostra di aver appreso gli insegnamenti del maestro non solo per quanto concerne la tecnica ma anche per quanto riguarda l’intenzione, condividendo analoghi sentimenti religiosi. La caratterizzazione del ductus e la morbida caratterizzazione del volto del Cristo bambino richiamano da vicino altre opere di Marinari, prima tra tutte la Santa martire dell’Alte Pinakothek di Monaco (inv. 281). 
Prezzo: 3 800 €
Epoca: XVII secolo
Stile: Altro stile
Stato: Buono stato

Materiale: Olio su tela
Lunghezza: 32
Larghezza: 40

Riferimento (ID): 1476789
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"Pittura Religiosa, Altro stile"

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Onorio Marinari (Firenze, 3 ottobre 1627 – Firenze, 3 gennaio 1715), Gesù Bambino
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