Bel dipinto di Sergio Vacchi
Acrilico su cartoncino
Al retro Firma, Titolo e data
Misure: In cornice 58 x 45,5 / Cartoncino 40 x 28 cm.
Nel 1959 si trasferisce a Roma, dove frequenta gli storici dell'arte Dario Micacchi, Enrico Crispolti e Giorgio Di Genova. Quest'ultimo nel 1970 scrive la monografia "Vacchi informale" (Fratelli Pozzo, Torino). Vive per un breve periodo in via De Carolis, per poi affittare un appartamento-studio in piazza San Lorenzo in Lucina dove resta fino al 1997.
Tra il 1962 e il 1968 dipinge tre cicli pittorici, superando l'Informale e aggiornando il suo personale discorso sul sociale: Il Concilio, La morte di Federico II di Hohenstaufen e Galileo Galilei semper, quest'ultimo sul tema del potere.
Nel 1963 una sua opera viene esposta alla mostra Contemporary Italian Paintings, allestita in alcune città australiane[4].
Nel 1964 la Biennale di Venezia dedica a Vacchi una sala personale.[senza fonte] Nel 1965 prende in sposa Letizia Balboni, separatasi da poco da Michelangelo Antonioni.