Nei modi della pittura toscana del XIV secolo
Tempera su tavola
Altezza: 150 cm - Larghezza: 99 cm
Eseguito restauro conservativo non invasivo (nei dettagli la foto dell’opera prima dell’intervento)
Dettagli fotografici completi (Clicca QUI)
Vi presentiamo questo prezioso antico Cristo crocifisso, con Dio Padre benedicente nella cimasa, la Madonna addolorata e San Giovanni nelle terminazioni laterali; questi ultimi, piangenti, sono le figure citate dai vangeli, presenti ai piedi della croce e che hanno assistito al sacrificio di Gesù, hanno quindi un valore importante di testimonianza e partecipazione.
L’opera, una tempera su tavola, è realizzata nei modi della pittura toscana del XIV secolo, seguendone gli standard di qualità e stile.
Le prime croci dipinte, realizzate in Toscana e in Umbria nel XII secolo, divennero il simbolo del sacrificio di Cristo e pertanto emblema del Cristianesimo. Mentre in questa prima fase la tipologia del Cristo era quella del Christus Triumphans, con l’aspetto trionfante sulla morte, a partire dalla metà del XIII, con la predicazione di San Francesco d’Assisi che privilegiò l’aspetto umano del Cristo, venne invece prediletto il modello del Christus Pathiens.
Opera chiave di questo genere è il crocifisso di Giotto in Santa Maria Novella a Firenze, non solo per qualità, ma anche per la profondità dei significati e dei valori simbolici, divenendo modello di riferimento per la pittura di molti seguaci.
Giotto rinuncia alla bellezza nobilitata dalle forme slanciate e geometricamente perfette del corpo (perchè divine) ma inverosimili, per proporre il corpo di un uomo qualunque, realmente inchiodato alla croce abbandonato con tutto il suo peso fisicamente visibile.
Il pittore si sofferma sugli aspetti realistici della sua condizione, come il colore dell’incarnato, il sangue, le costole che premono la pelle, i tendini stirati delle braccia, la testa ricadente in avanti ed il senso di sfinitezza del corpo.
Per quanto riguarda la croce qui proposta, vediamo una pittura resa secondo i canoni trecenteschi introdotti appunto da Giotto: Cristo ha il capo reclinato e una grande attenzione è data alla descrizione anatomica del corpo. E' realizzato con assi sagomate in legno tenero; la pittura è eseguita a tempera, ma rivela una qualità raffinata nel dosaggio dei colori e nei passaggi chiaroscurali.
L'aureola, così come lo sfondo delle figure dei terminali, è realizzata a fondo d’oro, anch'essa tradizionale; nel nostro caso sul contorno dell’aureola sono applicati dei decori in metallo, un dettaglio che non appartiene alla tradizione italiana, ma sembra appartenere al gusto gotico francese.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI:
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