Allegoria del mese di Ottobre in veste di Bacco
Olio su tela, cm 150 x 127
La tela esaminata vede rappresentata al centro la figura di Bacco, identificabile dai tipici attributi della corona di pampini di vite e di un grappolo d’uva nella mano, mentre con l’altra beve copiosamente vino da una coppa. Un drappo rosso riveste le gambe del dio del vino, mentre il petto nudo è parzialmente coperto da una morbida pelliccia. Gli effetti dati dal chiaroscuro scolpiscono e fanno risaltare la possente muscolatura risaltata dalla nudità. Dietro di lui un aiutante gli porge un altro grappolo d’uva, mentre sul lato sinistro si svolge una scena d’interno con una coppia di figure femminili, e su quello destro, in un paesaggio caratterizzato da un’architettura, una scena di corteo nuziale in un villaggio con danze e musicisti. Tale scena riprende la tela di Johann Liss del Landesmuseum Kunst & Kultur di Oldenburg, mentre il rapporto tra la figura di Bacco e il servitore può essere messo in relazione con il Bacco e bevitore di Bartolomeo Manfredi (1600 – 1610), conservato oggi presso la Galleria nazionale di arte antica di palazzo Barberini a Roma.
Il dipinto esaminato si riferisce direttamente al dipinto, realizzato nel 1642-43 da Joachim von Sandrart (1606 – 1688) e conservato nel castello di Schleißheim, come allegoria del mese di ottobre, parte di una serie di dodici mesi (inv. 365). Dato il successo della serie, si può presumere una committenza diretta alla bottega del maestro.