Scene pastorali
(2) Olio su tela, 90 x 102
Cornici, 100 x 110
La coppia di dipinti esaminati è stata assegnata a Francesco Antoniani (1700/1710 – 1775) nell’approfondito studio condotto sulle opere dalla Dott. Cav. Arabella Cifani.
Noto per la produzione di vedute e paesaggi, Francesco Antoniani fu il principale esponente di una dinastia attiva dal 1743 al servizio di Casa Savoia per arredare con paesaggi, capricci architettonici e marine le residenze reali. È inevitabile dover prendere atto di questa committenza per giudicare le sue opere, che, come in questo caso, esibiscono una tecnica pittorica di notevole raffinatezza, caratterizzata da larghe campiture di colore condotte con vivacità di pennello ed un peculiare gioco di luci e sfumature, con figurine vivaci. Per i regnanti piemontesi realizzò paesaggi destinati a modelli per arazzi e dipinti con i più svariati soggetti, contaminandosi altresì con i precetti degli altri importanti paesisti lì attivi, Scipione e Vittorio Amedeo Cignaroli.
Il suo eclettismo gli permise di essere attivo in vari ambienti di rappresentanza della corte Sabauda: realizzò infatti i sovrapporta nell’appartamento della Regina, operò nel Gabinetto di Toeletta della palazzina di caccia di Stupinigi, decorò la sala da pranzo del castello di Moncalieri e vari spazi sparsi tra Venaria, Palazzo Reale e Palazzo Chiablese.
Le piacevoli scene campestri esaminate, come indicato dalla dott.ssa Cifani, sono confrontabili con i cartoni per arazzi di “Boscherecce” ben documentati, da lui delineati per la regia manifattura degli arazzi di Torino, in modo sicuro e convincente, così come con alcune opere di sicura attribuzione transitate sul mercato antiquario, dove si trova l’identica atmosfera e conduzione nelle impostazioni degli elementi paesaggistici, come quinte prospettiche laterali. Precisi i tipi di pastori, la loro gestualità e la loro disposizione nelle scene, nonché la maniera di rendere i fenomeni atmosferici. I gruppi di viandanti ed animali sono mediati dalla conoscenza delle stampe fiamminghe, soprattutto di Nicolaes Berchem.
Nello studio della dott.ssa Cifani le tele in esame sono datate al 1750, in ragione di confronti stilistici.
Bibliografia:
A. Cifani – F. Monetti, I piaceri e le grazie: collezionismo, pittura di genere e di paesaggio fra Sei e Settecento in Piemonte, Torino, 1993, Vol. I, pp. 111-112.
A. Cottino (a cura di), Vittorio Amedeo Cignaroli. Un paesaggista alla corte dei Savoia e la sua epoca, catalogo della mostra, Torino 2001, p. 145.