L’opera si presenta in ottimo stato conservativo entro cornice in legno intagliato e dorato in oro fino. Sul bordo inferiore della cornice, una targhetta in ottone con inciso il nome dell’autore ed il titolo dell’opera.
La sola tela misura cm. 30 x 24, proviene da una collezione privata milanese. Sul retro della cornice riporta un’iscrizione con titolo, autore e dedica all’amico.
Ernesto Fontana (1837- 1918)
Formatosi all’Accademia di Brera, Fontana segue i corsi di Giuseppe Sogni, Francesco Hayez e Giuseppe Bertini, insieme a protagonisti della pittura lombarda del secondo Ottocento come Tranquillo Cremona, Daniele Ranzoni, Filippo Carcano e Mosè Bianchi, con cui divise anche lo studio. Si avviò inizialmente verso le tematiche del romanticismo storico. Cominciò la sua carriera dipingendo quadri storici: L’incontro tra Elisabetta e Maria Stuarda fu premiato con la medaglia d’oro alla Mostra nazionale di pittura di Milano ed acquistato successivamente dal British Museum di Londra. Vinse tra l’altro una medaglia d’oro all’Esposizione di Ferrara nel 1875. Il Fontana comunque si trovava a maggior agio nella pittura di genere, vicino come gusto, e anche legato d’amicizia, ai fratelli Induno, veri iniziatori della pittura aneddotica.
Si dedicò anche alla decorazione a fresco di chiese e palazzi patrizi lombardi. Si ricordano, in particolare, una teoria di nudi che decorava la stanza da bagno di un ricco e noto milanese (Marangoni, 1924) e soprattutto gli affreschi di alcuni ambienti della villa Olmo di Como, di proprietà dei duchi Visconti di Modrone.
Fontana riprende poi dalla Scapigliatura gli atteggiamenti sentimentalisti che traduce nei soggetti dei suoi quadri in tono leggero e di facile divulgazione: dotato di una certa abilità tecnica, si dedica anche a dipingere aggraziate e maliziose figure femminili.