Pieter Aertsen (Amsterdam, 1508-1575)
Expertise dettagliato scritto del Prof. Didier Bodart.
Provenienza Bob Jones collection "University Gallery of Sacred Art"
Greenville (South Caroline) inv. P59.155.Wei.L
Olio su tavola
Cornice scolpita e dorata
Tavola cm. 75 x 98
Cornice cm. 92 x 114
Ottime condizioni
Colori perfettamente vivi rimasti inalterati
Questa importante opera Fiamminga, dipinta ad olio su tavola, raffigura l'episodio evangelico che vede l'Apostolo Pietro convertire al Cristianesimo il Centurione romano Cornelio e l'intera sua famiglia.
La conversione di Cornelio è narrata nei capitoli 10 e 11 degli Atti degli apostoli.
L'evento riveste un'importanza fondamentale nella storia delle prime comunità cristiane, che si aprivano ad accogliere anche i non circoncisi, liberandosi dalle antiche tradizioni ebraiche.
La vicenda avrà un peso considerevole nelle decisioni prese dal Concilio di Gerusalemme che decreterà la riunificazione delle cosiddette "Colonne della Chiesa".
Cornelio era un centurione romano noto come uomo pio e timorato, che pregava ed era largo di elemosine.
La sua residenza era a Cesarea di Palestina, sede del Governatore romano.
Venuto a conoscenza della dottrina Cristiana, il suo cuore si spinse alla ricerca di Dio, non riconoscendosi più negli dei pagani.
Un giorno, mentre pregava Dio desideroso di conoscere i suoi insegnamenti, ebbe la visione di un angelo che chiamandolo per nome, gli disse che le sue preghiere e le sue elemosine erano gradite a Dio. Poi lo invitò ad inviare i suoi uomini a Giaffa per invitare nella sua casa, un uomo di nome Simone detto Pietro, il quale l’avrebbe istruito su quanto chiedeva.
Cornelio inviò allora due soldati alla sua ricerca; Pietro aveva nel frattempo avuta una visione che gli chiariva la volontà di Dio sull’ammissione dei pagani non circoncisi nella Chiesa. (L'ammissione alla Chiesa era prerogativa dei soli Ebrei)
Pertanto incontrati i messi di Cornelio, Pietro accettò l’invito e venne a Cesarea nella sua casa. Cornelio attorniato dai familiari, quando lo vide, lo accolse con gli onori dovuti ad un inviato di Dio, prostrandosi ai suoi piedi, ma Pietro lo esortò ad alzarsi iniziando a predicare la parola di Gesù il Risorto: “ tutti coloro che credono in me ottengono la remissione dei peccati e la vita eterna ”.
E mentre proseguiva nel suo parlare apostolico, ecco lo Spirito Santo scendere su tutti i presenti.
Con questa nuova Pentecoste, Pietro comprende chiaramente la volontà di Dio, quindi li battezza aggregandoli alla Chiesa, senza la prescritta circoncisione della legge di Mosè.
Sarà il Concilio Ecumenico di Gerusalemme nell' anno 49 a sancire definitivamente questa prima grande novità dalla nascita della Chiesa.
Il dipinto descrive magnificamente la scena che vede in primo piano i due protagonisti, Cornelio in ginocchio con le mani al petto e Pietro inchinato su di lui nel gesto di farlo rialzare.(Come descritto negli atti degli Apostoli). Dietro di loro sono raffigurate due splendide donne vestite con eleganti abiti e cappelli tipici olandesi dell'epoca. Una di loro mostra il suo piccolo neonato disteso tra le sue braccia.
In penombra si notano una serie di personaggi tra i quali i due soldati romani inviati da Cornelio a prelevare San Pietro.
L'impostazione pittorica e coloristica presenta le inconfonfondibili caratteristiche dell'Arte Fiamminga del XVI° secolo.
Il Professor Bodart, tra i più conosciuti esperti d'arte antica Fiamminga, lo colloca direttamente nella produzione del celebre Maestro Pieter Aertsen (Amsterdam, 1508-1575) uno dei massimi esponenti del Manierismo Nordico con perizia scritta di data 22 giugno 1990.
L'opera proviene dalla vendita di alcuni dipinti della celebre Bob Jones collection "University Gallery of Sacred Art" di Greenville in South Caroline (inv. P59.155.Wei.L) avvenuta negli anni '80 del secolo scorso.