Firenze, 1717 - 1767
Veduta di Piazza Santa Trinita a Firenze
olio su tela, cm. 30x50
Entro cornice per complessivi cm. 42x62
Il dipinto, in buono stato di conservazione, riprende una delle più note incisioni di Giuseppe Zocchi, pittore, incisore e disegnatore attivo soprattutto a Firenze.
Nato in una famiglia di origini modeste, entrò nella bottega di Ranieri del Pace, dove iniziò a farsi una fama come decoratore di interni. Entrato sotto la protezione del marchese Andrea Gerini, poté viaggiare a Venezia, Milano, Bologna e Roma, dove imparò le nuove tendenze artistiche e sviluppò una certa curiosità verso il paesaggio e la società contemporanea.
La sua opera più famosa è una serie di 25 vedute della città di Firenze e di 50 delle ville granducali e di luoghi nei dintorni di Firenze, commissionate da Andrea Gerini e pubblicate a partire dal 1744, che ebbero immediatamente un notevole successo e diffusione a livello europeo. Il suo stile si rifaceva al vedutismo veneziano, con una capacità di rendere limpide le raffigurazioni dei paesaggi e delle architetture in genere, con una notevole attenzione al dettaglio, che rende questa serie un preziosissimo documento della Firenze del Settecento.
E' proprio da questo lavoro che deriva il nostro dipinto, una Veduta della Piazza di Santa Trinita a Firenze dove a giocare un ruolo fondamentale, oltre agli edifici della splendida città toscana resi con grande attenzione al dettaglio, sono le figure protagoniste del primo piano della tela. Rese con velocità, quasi a voler sottolineare una volta di più l'idea di movimento e dinamismo che le anima, si ritrovano tutti i personaggi dell'incisione. Il loro essere leggermente meno dettagliati rispetto all'acquaforte originale fa propendere per un'attribuzione ad un allievo dello Zocchi, o più probabilmente ad un artista attivo all'interno del suo studio.