Re Davide
Olio su tavola, cm 36 x 26
Cornice cm 50 x 39
Il giovane Davide è rappresentato a mezzobusto in primo piano, di tre quarti. Il giovane è appoggiato ad una rovina, coperto da una corta veste che lascia il torso nudo, mentre con una mano si appoggia alla lunga spada di Golia.
È il libro di Samuele che narra la vicenda antistante questa rappresentazione. Durante il combattimento di Saul contro i filistei, un uomo dell’esercito nemico chiamato Golia si presentò al sovrano dicendogli di voler combattere con uno di loro. Il vincitore avrebbe reso schiavi gli avversari.
Il gigante filisteo si presentò bardato con elmo e armatura di bronzo e un giavellotto dalla punta di ferro. Solo il giovane Davide, giunto all’accampamento per rifocillare con vettovaglie i fratelli, ebbe l’ardire di proporsi quale combattente contro Golia. Re Saul accettò e gli propose la sua armatura, rifiutata da Davide poiché si sentiva impacciato nei movimenti. Procuratosi cinque sassi, Davide prese la fionda dirigendosi verso il gigante. Colpita con un sasso la fronte di Golia e, afferrata prontamente la sua spada, lo decapitò. Immediatamente gli israeliti attaccarono i filistei, cacciandoli dalla città. Dopo la vittoria di Davide su Golia, il giovane pastore tornò portando la testa del gigante quale trofeo.
Il trionfo di Davide viene interpretato quale prefigurazione dell’ingresso di Cristo a Gerusalemme.