"Dipinto dell'ambito di Giuseppe Maria Crespi Maddalena penitente,1750 ca."
Olio su tela. La figura della Maddalena è qui rappresentata, come da tradizione, con lunghi capelli rossi; con gesto di dolorosa dedizione fissa lo sguardo sul crocefisso, che tiene con la mano sinistra premuta contro il braccio destro, questo a sua volta ripiegato in segno di raccolta penitenza. Tutto il corpo è reso con una splendida torsione contrapposta, che ha l'effetto di far avvertire allo spettatore la tensione del momento vissuto dalla santa. Alla sua sinistra è visibile il teschio, suo attributo tradizionale, e sullo sfondo s'intuisce la sagoma della grotta in cui è collocata. La parte del corpo emerge, grazie all'intensa luminosità delle braccia, collegata alle sfumature rosso ocra dei capelli e del volto, accentuando anche così il carattere erotico della scena, ricordando la pittura esuberante di Rubens, che grande influenza ebbe sull'opera di Crespi. Quest'accattivante e piacevolissima figura della Maddalena segue la tendenza ampiamente diffusa nel '600 e '700 di raffigurare i santi con un sottofondo di umana sensualità, rivelando la preferenza dei committenti per temi sacri intrisi di elementi profani. Il dipinto, restaurato e ritelato, è presentato in cornice di fine '800- inizio '900.