Ritratto di filosofo orientale, Giambattista Tiepolo (Venezia 1696 - Madrid 1770) Bottega di

Ritratto di filosofo orientale con libro

Bottega di Giambattista Tiepolo (Venezia, 1696 - Madrid, 1770)
Possibile Lorenzo Tiepolo (Venezia, 1736 - Madrid, 1776)

olio su tela (cm. 60 x 45 - in cornice cm. 73 x 58)

Buone condizioni di conservazione

DETTAGLI COMPLETI DEL DIPINTO (prego cliccare qui)

Ritratto a mezzo busto di uomo maturo, girato di tre quarti verso sinistra, con lunga barba, capelli brizzolati e il capo coperto da un berretto. Indossa vesti orientali: camicia bianca e mantello rosso porpora, con i lembi chiusi dal una fascia sul petto impreziosita da un diadema con cammeo.
Spicca, nel volto solcato di rughe, l’intensità degli occhi, incavati, eppure vispi e taglienti. Appare chiaro, pur nell’indefinitezza di un ritratto di fantasia, che si tratti in ogni caso del volto di un sapiente, probabilmente un filosofo.

I dettagli del volto sono precisissimi, la barba incolta ma egregiamente rifinita, ed infine gli occhi espressivi ed intensi, mentre, esibisce un sorriso beffardo.

La fonte di ispirazione fu indubbiamente Rembrandt che, nel secolo precedente, aveva fissato i caratteri di questo genere, prendendo uomini anziani con abiti di ispirazione orientale come modelli per creare immagini poetiche ed enigmatiche, portatrici di una sapienza per noi oscura e dunque ‘filosofi’ per antonomasia, destinati a deliziare ed affascinare l'osservatore.

La tela, di qualità davvero rilevante, si connette strettamente alla produzione di teste di carattere e di fantasia che si sviluppa a Venezia nel corso del Settecento e raggiunge il suo apice nelle opere di Gian Battista Tiepolo, autore della famosa serie di venti ritratti di fantasia di ’Filosofi’, poi ripresi nella bottega dai figli Gian Domenico e Lorenzo, che fornirono contributi di altissimo livello a questa particolare tipologia figurativa.

In particolare possiamo confrontare il prototipo con il ‘Ritratto di vecchio barbuto’, rintracciabile nella stampa realizzata da Gian Domenico Tiepolo (Galleria Sabauda, Fondo Grafica, numero inventario 3359, link: https://catalogo.beniculturali.it/detail/HistoricOrArtisticProperty/0100214303-10).
A ben guardare lo stile del nostro effigiato, i maggiori punti di contatto sono con le opere del secondogenito Lorenzo Tiepolo (Venezia, 1736 - Madrid, 1776), a cui potremmo verosimilmente attribuirne l’esecuzione.

Figlio minore di Giambattista, il pittore si formò nella bottega familiare di Venezia, ma seguendo il padre sia a Würzburg, dove nel 1750 era stato chiamato a decorare la residenza del principe vescovo Philipp von Greiffenklau, sia a Madrid alla corte di Carlo III di Spagna per decorare il Palacio de Oriente, ossia il nuovo Palazzo di corte.

Una volta ritornato in pianta stabile nella città lagunare Lorenzo inizia a svolgere la propria professione in autonomia, specializzandosi egregiamente nella ritrattistica e, come in questo caso, a riproporre opere che evocano le tele paterne.

Tra le opre di Lorenzo Tiepolo possiamo menzionare, in correlazione al nostro dipinto il Ritratto di filosofo con libro (Baltimore Art Museum, imm.1, https://catalogo.fondazionezeri.unibo.it/entry/work/69485/), il Ritratto di uomo in abito orientale (Pavia, Musei Civici del Castello Visconteo, imm.2, https://catalogo.fondazionezeri.unibo.it/scheda/opera/69477/), il Ritratto di giovane uomo con turbante (Asta Christie's, New York. Imm.3, https://catalogo.fondazionezeri.unibo.it/scheda/opera/69297/), ed ancora la Testa di vecchio (Collezione Privata imm.4).


INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI:
Il dipinto viene venduto completo di una piacevole cornice dorata ed è corredato di certificato di autenticità e scheda iconografica descrittiva.
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