Dal lato posteriore, un’altra molla azionata da un dentino sulla chiave che ruota sul perno centrale, sblocca il chiavistello e gli permette di scorrere. Dall’interno per sbloccare il chiavistello si agisce manualmente sull’estremità della molla, con una mano, mentre con l’altra si fa scorrere il chiavistello stesso.
La chiave è femmina, con il tratto vicino alla testa a “fagiolo” pieno, il pettine a due ranghi con fernette verticali, (una per rango) che tuttavia non trovano più gli inganni all’interno dell’ingegno, andati perduti nel tempo. Sopra il pettine c’è il nottolino che agisce sulla molla esterna che sblocca il chiavistello. Tracce di brasatura in rame e ottone raccontano di antiche riparazioni. La forma non ortodossa della testa della chiave, potrebbe essere stata applicata sul corpo della chiave originale a seguito di antica rottura.Bella patina bruna .