Il soggetto e il vivace carattere della pennellata suggeriscono immediatamente l'attribuzione ad Angelo Maria Crivelli, prendendo altresì in considerazione le innumerevoli simili composizioni create dal maestro. Attivo a Milano come pittore di genere e documentato dal 1662 al 1730, Crivelli si specializzò nella rappresentazione di animali, soprattutto in temi di caccia e di volatili, ispirandosi alle opere dei fiamminghi Hondecoeter, Weenix, Snyders e Fyt. La tecnica pittorica dell'artista è raffinata, ricca di lacche e velature, spessori della stesura ben calibrati e ricchi di luminosità, secondo un'accuratezza espressiva già decantata dall'Orlandi. Tali aspetti contribuirono alla fortuna critica e collezionistica del Crivelli, da considerarsi indubbiamente uno dei migliori animalier della pittura italiana settecentesca.
Provenienza importante collezione
Misure: In cornice H 114 x L 141 / Tela H 92 x L 117 cm.