1956) è nato negli anni '80 a Parigi, ha sentito il
l'attrazione della pittura e intraprende un percorso artistico
libero e autodidatta in un contesto vivace segnato dall’emergere della pittura neoespressionista tedesca,
Transavanguardia italiana o trionfo della nuova pittura spagnola. Gabarró si applica così all'articolazione di una pittura metaforica e oscura, nata
di ascoltare le proprie ossessioni più intime: la condizione
la natura umana, la solitudine, la morte e la creazione di motivi pittorici - teschi, biblioteche, letti, naufragio - che si collegano alla pittura contemporanea e universale.
Costruisce un'opera con una base espressiva, ma anche
strutturato e meditativo, al quale, nonostante i capricci dell'art. il dipinto sul retro è firmato e datato con più date, probabilmente eseguito più riprese.