San Girolamo penitente
Altorilievo in legno intagliato, dipinto e dorato con la tecnica "estofado de oro", cm 85 x 54
L'estofado de Oro è una particolare tecnica decorativa utilizzata prevalentemente per la realizzazione di immagini sacre su legno policromo. La tecnica prevede vari passaggi e si rivela essere particolarmente laboriosa: in primo luogo, la superficie intagliata viene ricoperta da uno strato di foglia d’oro zecchino su cui è applicato uno strato di bolo d'argilla dal colore rosso aranciato. Successivamente, la foglia d'oro viene ricoperta dal colore: le tinte applicate erano varie e votate a rendere il contrasto con l'oro cromaticamente efficace: tra i colori più comunemente impiegati vi erano il verde, l'azzurro, il rosso, il nero e il bianco. Infine, si esportava il colore mediante graffio con un apposito attrezzo chiamato dente di leone per liberare le parti in cui si intendeva far riaffiorare l'oro. Il tutto assumeva un colore brillante e baluginante, particolarmente scenografico e d’effetto. Questa particolare ed inusuale tecnica, che affonda le sue origini nell'arte gotica, fu largamente utilizzata nell'Arte barocca spagnola e dalla Spagna fu esportata all'arte coloniale americana e in Sardegna – soprattutto nella provincia del Medio Campidano – e in Sicilia. Tra le più celebri opere entro cui si mette in atto la tecnica dell’estofado de oro vi è il magnifico retablo dell’altare maggiore della Cattedrale di Toledo.
È proprio con l’affascinante tecnica dell’estofado de oro che questo bel rilievo ligneo risulta essere decorato. Lo scultore che si occupa della sua esecuzione raffigura San Girolamo come eremita con tutti i suoi canonici attributi iconografici, il cappello cardinalizio ed il leone, al quale, secondo un racconto popolare, il santo ha estratto una spina dalla zampa. Gerolamo, vestito solo di una misera pelle animale è rappresentato qui nella sua fase di eremitaggio, penitente ed in preghiera.