Il panneggio dorato sui fianchi della divinità ed altri particolari come i calzari dorati e il fiocco centrale che annoda frontalmente il drappo sui fianchi, dimostrano l’abilità dell’artista di giocare con le texture e le finiture, creando un contrasto elegante e ricercato. La cura nei dettagli del viso e l’uso di occhi in vetro testimoniano un’ottima maestria artigianale, tipica della scultura neoclassica italiana.
L’originale dettagliata acconciatura coi capelli raccolti, gli orecchi pendenti ai lobi delle orecchie, la perfetta anatomia del corpo muscoloso della dea, sono ornamenti che denunciano la volontà dell’artista di impreziosire la figura della divinità. La scultura femminile ottocentesca si presenta in buone condizioni conservative, la base circolare è probabilmente di epoca posteriore e proviene da una collezione privata. Quest’opera, tipica della scuola italiana del primo quarto dell’Ottocento, rappresenta non solo una recente interpretazione delle tematiche classiche, ma anche una manifattura di alta qualità che merita di essere valorizzata e conservata.
L’impostazione iconografica della Dea Circe è stata, nel corso dei secoli, rappresentata in diverse forme artistiche, dall’antichità classica fino al periodo moderno; la scultura in bronzo di Sir Edgar Bertram Mackennal del 1893 è un ottimo esempio di come Circe sia stata reinterpretata nell’arte moderna, pur mantenendo gli elementi iconografici tradizionali. Mackennal, noto per le sue sculture eleganti e simboliste, riesce a catturare l’essenza della figura di Circe, enfatizzando sia la sua bellezza che il suo potere incantatore.
In generale, la rappresentazione di Circe ha spesso incluso elementi come il calice, simbolo delle sue pozioni magiche, e animali come i maiali, a ricordare le sue trasformazioni. Questi motivi iconografici fanno riferimento a racconti mitologici, come quelli presenti nell’Odissea di Omero, in cui Circe gioca un ruolo cruciale. La scultura di Mackennal, pur essendo innovativa nel suo approccio, si inserisce in una lunga tradizione di rappresentazioni che hanno cercato di comunicare il duplice aspetto di Circe: quello seducente e quello minaccioso.