Natura morta con vaso, conchiglia, frutta e fiori
Olio su tavola, cm 28 x 35 – Cornice cm 37 x 45
Firmata in basso a destra JL Jensen
La tavola esaminata è firmata in basso a destra da Johan Laurentz Jensen (1800-1856), pittore danese specializzato nel genere delle nature morte floreali.
Formatosi presso l’Accademia Danese, fu allievo anche di Christoffer-Wilhelm Eckersberg e Cladius Detlev Fritzsch. A Parigi frequentò i fratelli Gérard and Cornelis van Spaendonck, pittori fiamminghi di nature morte floreali, e, seguendo il consiglio del principe Christian Friedrich, nel 1822 studiò a Sèvres, nella fabbrica di porcellane, l’arte della pittura floreale in miniatura. Al suo ritorno da Sèvres, Jensen fu nominato pittore capo presso la Manifattura Royal Copenhagen. Tra i progetti da lui supervisionati c'era il servizio nuziale del 1836 per la principessa Alexandra e il principe di Galles, un set che utilizzava le illustrazioni scientifiche "Flora Danica" di piante autoctone.
Dal 1833 al 1835 Jensen viaggiò tra la Francia l’Italia dove, a Roma, fu considerato il pittore più importante di una vasta colonia di artisti scandinavi. Nel corso della sua carriera espose regolarmente alle mostre annuali di Charlottenberg e all'Exposition Universelle di Parigi. Le sue opere furono ammirate e collezionate dai suoi amici Bertel Thorvaldsen e Hans Christian Anderson. Furono queste realizzazioni a far guadagnare a Jensen la reputazione di "padre della pittura floreale danese" e il suo status di più straordinario artista di nature morte dell'età dell'oro danese. Sue opere sono esposte allo Statens Museum for Kunst e al Thorvaldsens Museum.
Nel saggio per il catalogo relativo la prima mostra personale di Johan Laurentz Jensen a New York (Johan Laurentz Jensen, 1800–1856: Father of Danish Flower Painting [New York: Hirschl & Adler Galleries, 1989]) Ingvar Bergström notava: "La produzione di Jensen è riccamente varia e comprende fiori, frutta, combinazione di entrambi, piante in vaso, piante da giardino, fiori recisi e studi di singoli fiori, dimostrando la sua notevole versatilità".
Nella tavola esaminata Jensen dispone una variegata composizione di frutta e fiori, accompagnata da un vaso in ceramica e da una grande conchiglia, che testimonia la sua predilezione per l’aggiunta di elementi esotici. L’insieme dei vari elementi emerge da uno sfondo scuro e uniforme che enfatizza i toni della composizione, interagendo con i giochi di luce ed ombra che accentuano le volumetrie della frutta in primo piano e i riflessi sulle superfici della conchiglia e del vaso.