August Querfurt (1696-1761), Scene di accampamento

August Querfurt (1696-1761)
Scene di accampamento 
(2) Olio su tavola, cm 14 x 18
Con Cornice, cm 31 x 34,5 
Le due scene di battaglia in esame, genere di grande successo nel Settecento italiano ed europeo, sono opere dipinte su tavola, un materiale di supporto che, rispetto alla tela permetteva all’artista di avere una superficie maggiormente liscia su cui poter esercitare al meglio la sua bravura nella resa dei dettagli, anche i più minuti.
La particolare raffinatezza ed eleganza cromatica palesano la mano di August Querfurt (Wolfenbüttel, 1696 - Vienna, 1761), artista di origine austriaca che completa la sua formazione in Italia.
Allievo prima del padre Tobias, definì la sua formazione ad Augusta sotto Georg Philipp Rugendas (1666 – 1742). Le sue tele per l'animazione, sempre attenta al dato reale, e il dinamismo evidenziano l'ispirazione da Jacques Curtois (1621 – 1676). La sua crescita e maturazione artistica lo portarono a una pittura di grande raffinatezza e qualità formale, caratterizzata da una pennellata mossa ma precisa. Oltre al Rugendas e al Curtois si possono riscontrare echi della pittura Adam Frans van der Meulen (1632 – 1690) e i Parrocel, Joseph (1646 – 1704) e Charles (1688 – 1752). di Philips Wouwerman (1619 – 1668), pittore tra i più prolifici dell’età d’oro della pittura olandese, i cui dipinti erano richiesti in tutta Europa e che oggi, dalle ex collezioni principesche, sono confluiti in particolare all’Ermitage di San Pietroburgo e alla Pinacoteca di Dresda. Inoltre, viaggiò e completò la sua formazione in Italia, risentendo soprattutto dell'influenza di alcuni pittori veneti, come Giuseppe Zais (1709 – 1781). Svariate opere di Querfurt sono oggi visibili alla National Gallery di Londra (una coppia di battaglie) e nei musei nazionali di August, Dresda e Berlino.
Come dimostrano le tele in esame, egli si specializza in soggetti di tipologia equestre, soprattutto scontri isolati di cavalleria o accampamenti, talvolta anche scene di caccia. Notevole è la resa dei cavalli nella ricercatezza del movimento, ma pure l'attenzione al dinamismo reale. In particolare, nel primo dipinto la resa illuminata del cavallo bianco che sta per essere montato e il cavallo dal manto marrone che si muove, così come le fascia della ghirlanda mossa dal vento sullo sfondo di un cielo leggermente offuscato da nubi conferiscono un particolare movimento all'impianto della scena. Le opere risultano caratterizzate da una particolare attenzione ed eleganza cromatica, le cui tonalità morbide non privano le scene della loro forza. 
Nel secondo dipinto veniamo invece colpiti dalla capacità di Querfurt di rendere una scena notturna dove sullo sfondo la luna che fa capolino tra le nuvole e rischiara i personaggi sullo sfondo, come dimostrano i tocchi di luce bianche in netta contrapposizione con il rosso vivo che caratterizza le figure attorno al fuoco che sfumano modellandosi su morbide tonalità tenebrose. 
Il catalogo del Querfurt è ricco oltre che di scene di battaglia di scene di accampamento o di preparazione alla caccia meno concitate delle battaglie, alle quali possono essere accostate questi due dipinti. Si vedano gli esemplari conservati alla Alte Alte Pinakothek e nella Bavarian State Collection ma anche al Kunsthistorisches Museum di Vienna. Il notturno, alquanto raro nella produzione del pittore, può essere messo a confronto con due dipinti passati da Sotheby’s (Sotheby's London, 2 May 2012, L12030, lot 156). La presenza del fuoco e della luna, assenti ad ora nella produzione del pittore fanno del nostro dipinto un unicum.
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