Santa Cecilia
olio su tela cm 159 x 123
Il quadro è citato da Vincenzo Da Canal, "Vita di Gregorio Lazzarini", nell'edizione postuma di Venezia 1809, p 49. Il testo era stato in realtà scritto nel 1732; Lazzarini era morto il 10 novembre 1730. Secondo Da Canal, Lazzarini aveva dipinto per il nobiluomo Lin, che alla morte di Pietro Liberi nel 1691 aveva acquistato il suo palazzo alla svolta del Canal Grande, di fronte a Ca' Foscari, una "Santa Cecilia, graziosa, al naturale, che suona l'organo, vestita realmente". Il tuo quadro la mostra infatti in grandezza naturale, con abiti regali, e un atteggiamento di grande grazia. Nel libretto sono citate almeno altre due sante Cecilie, ma nessuna caratterizzata in questo modo.
Da Canal dice che dopo aver acquistato un quadro dal Lazzarini, il nobiluomo Lin lo fece "lavorare anni parecchi per lui" (p. 46); sul quando questo sia successo non è mai stato chiarito. Per Da Canal, sembrerebbe attorno al 1695, per altri, forse più giustamente, nei primissimi anni del Settecento, dato che il palazzo era certamente a due piani fino a dopo il 1687, ed è a tre piani dal 1703. E' chiaro che non si ordinano dei quadri per tenerli nella polvere dei muratori. In realtà, stilisticamente il quadro dovrebbe stare attorno al 1695, vicino ad esempio ai quadri Morosini in palazzo Ducale, del 1694, e alla pala del 1696 nel Museo di Treviso; ma solo pochi dei moltissimi quadri Lin sono stati identificati, ed è perciò difficile dare una data precisa.