Composizione II, Corpi Fluttuanti, datato 1952, Gianpaolo Lazzaro (Padova, 1911 – Milano, 1977)

Composizione II, Corpi Fluttuanti, datato 1952, Gianpaolo Lazzaro (Padova, 1911 – Milano, 1977)
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Descrizione dell’oggetto d’antiquariato :

"Composizione II, Corpi Fluttuanti, datato 1952, Gianpaolo Lazzaro (Padova, 1911 – Milano, 1977)"
Composizione II - Corpi Fluttuanti, datato 1952, Gianpaolo Lazzaro (Padova, 1911 – Milano, 1977)**

Sull'etichetta sul retro del dipinto è scritto  il nome dell'artista, il suo indirizzo il prezzo di vendita 50.000 lire, il titolo dell'opera: *"Composizione II - Corpi vaganti", ed il numero che si riferisce probabilmente ad un concorso o mostra.  
Materiale: Olio su cartone  
Cornice: Cornice in legno dipinto e dorato  
Dimensioni: Senza cornice H 50 cm x L 40 cm; con cornice H 70 cm x L 59 cm  
Epoca: Anni 1950  
Sul retro è presente un etichetta, che inizia con la parola "Premio". Evidentemente è un etichetta dell'esposizione che reca anche l'indirizzo dello studio dell'artista.

Quest'opera firmata da Gianpaolo Lazzaro rappresenta un momento chiave del suo percorso artistico, durante il suo periodo più maturo e ispirato. "Composizione II - Corpi vaganti" incarna perfettamente il suo interesse per il movimento e la sospensione nello spazio, con forme che sfidano la gravità e sembrano fluttuare in un universo indefinito. Le figure sono delineate con una sintesi che riflette l'essenza del suo periodo cosmico, in cui Lazzaro esplorava temi legati all'evanescenza e all'ignoto.

La cornice in legno dipinto e dorato, d'epoca, incornicia e valorizza l'opera, conferendo un'aura di raffinatezza e classicismo che contrasta con l'avanguardia del soggetto. Il retro del dipinto presenta un'etichetta d'esposizione, oltre all'indirizzo dell'atelier di Lazzaro a Milano, un dettaglio raro che conferma l'origine diretta e l'importanza storica dell'opera.

Gianpaolo Lazzaro nacque a Padova nel 1911 e, dopo aver studiato all'Accademia di Brera a Milano, si distinse rapidamente come uno dei protagonisti delle avanguardie italiane. A soli 16 anni, accompagnò Francesco Dal Pozzo in Siam, dove espose per la prima volta. Il suo trasferimento a Milano nel 1931 segnò l'inizio di una carriera artistica intensa. Negli anni '30, entrò in contatto con figure importanti come Lucio Fontana e Carlo Carrà, con i quali sviluppò una reciproca stima. Questi artisti condividevano una passione per la ricerca di nuove forme espressive e l'esplorazione di materiali innovativi.

Lazzaro visse anni difficili durante la Seconda Guerra Mondiale, ma queste esperienze influenzarono profondamente la sua visione artistica. Dopo il conflitto, il suo lavoro evolse verso opere che esprimevano una dimensione metafisica e surreale, in cui corpi e spazi si intrecciavano in una danza di luci e ombre. Nel 1944, partecipò attivamente alla Resistenza, un'esperienza che arricchì ulteriormente la sua ricerca creativa.

La sua carriera ebbe una svolta decisiva con la sua retrospettiva personale del 1949, organizzata da Carlo Cardazzo, dove Lazzaro presentò il suo linguaggio artistico in piena evoluzione. Nel 1954, Dino Buzzati, riconoscendosi nell'universo creativo di Lazzaro, gli dedicò un racconto che esplorava le intersezioni tra arte e vita. Lazzaro si dedicò anche alla critica d'arte, scrivendo per il *Domenica del Corriere*, dove discuteva di arte moderna e della sua evoluzione, facendo riferimento a artisti come Piero Manzoni ed Enrico Castellani.

Il lavoro degli anni '50 e '60 culminò con le "Cosmocronache", opere che sovrapponevano elementi pittorici a materiali di recupero, creando un dialogo tra realtà quotidiana e dimensione fantastica. Lazzaro si distinse per il suo approccio unico e personale, evitando di associarsi a manifesti artistici e perseguendo un percorso autonomo che esplorava la profondità dell'esistenza umana attraverso l'arte. La sua ultima esposizione nel 1977 testimonia il suo impegno per l'innovazione e la ricerca di una purificazione espressiva, continuando a ispirare gli artisti contemporanei.

Questo dipinto appartiene al periodo più prolifico dell'artista, quando raggiunse una maturità espressiva che lo collocò tra le figure centrali dell'arte contemporanea italiana. Le opere di questo periodo sono considerate tra le più rappresentative e ricercate, per la loro capacità di sintetizzare la tradizione pittorica con un'innovazione estetica raffinata.
Prezzo: 1 500 €
Artista: Gianpaolo Lazzaro (padoue, 1911 – Milan, 1977)
Epoca: XX secolo
Stile: Design anni '50-'60
Stato: Buono stato

Materiale: Dipinto ad olio su cartone
Larghezza: 59cm
Altezza: 70cm

Riferimento (ID): 1409429
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