Datazione: Inizio XVII secolo
Tecnica: Olio su tavola
Scuola: Italiana, attribuibile alla Lombardia
Dimensioni:
Con cornice: 36,5 cm x 29 cm
Senza cornice: 29 cm x 22 cm
Cornice in legno dorato
La scena dell’Annunciazione, qui rappresentata con rigore, risente dell’influenza della Controriforma, che esigeva sobrietà nelle immagini sacre. Il fondo nero, privo di dettagli accessori, amplifica il contrasto deciso tra luce e oscurità, permettendo ai personaggi di emergere con chiarezza e profondità. Questo gioco di luci e ombre esalta la presenza eterea dell’angelo, che con gesto delicato si rivolge alla Vergine inginocchiata, in una postura di composta devozione.
Le tonalità intense e il contrasto netto tra luce e oscurità richiamano la Controriforma e il rigore nella rappresentazione, con una composizione che suggerisce un'evoluzione verso il Barocco. L'equilibrio della scena rimane però ancora ben radicato nei canoni tardo-rinascimentali, mentre i colori mostrano un'influenza manierista.
L'attribuzione suggerisce un possibile legame con l'ambito di Giulio Cesare Procaccini (1574-1625?), uno dei maggiori esponenti del Seicento lombardo. Procaccini, formatosi come scultore, era noto per le sue figure espressive e per il suo uso sofisticato della luce e del colore, che animava le composizioni con drammatici chiaroscuri e una forte carica emozionale. Questo richiamo alla sensibilità luministica e alla delicatezza esecutiva rende la connessione con il suo ambito un'ipotesi affascinante.
Il dipinto si è conservato in condizioni eccezionalmente buone, una rarità per un’opera di questa epoca. Il restauratore si è limitato a effettuare una leggerissima e delicata pulitura, lasciando la pittura originale quasi al 100%. Questo stato di conservazione testimonia l'altissima perizia tecnica e la professionalità del pittore, oltre alla rara fortuna di essere stato preservato con grande cura nel tempo.