Tecnica: Olio su tavola
Epoca: Fine XVI - inizio XVII secolo
Dimensioni: 46 x 40,5 cm con cornice
Cornice: Cornice dorata in legno, XIX secolo
Questo dipinto, probabilmente parte della tradizione della scuola fiamminga, rappresenta una veduta del celebre Tempio di Vesta a Tivoli. Situato su una roccia e circondato da una natura rigogliosa, il tempio è raffigurato con un albero a sinistra, che bilancia la composizione. L'interesse per l'antichità romana e per i monumenti archeologici ha ispirato numerosi pittori nordici che, tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo, cominciarono a trasferirsi a Roma e a stabilire colonie di artisti.
L'uso della tavola di legno di rovere, tipico della pittura nord-europea, suggerisce che l'opera sia stata realizzata da un pittore fiammingo o olandese. Spesso queste opere erano basate su disegni o stampe, una pratica comune tra gli artisti di quel periodo.
Il Tempio di Vesta, simbolo di bellezza classica e storica, ha attirato l’attenzione degli artisti per secoli. Esso non rappresenta solo un monumento ben conservato, ma anche un’evocazione della gloria passata, nonostante le rovine. L’interesse degli artisti fiamminghi per la luce italiana e per il patrimonio culturale dell'antica Roma emerge chiaramente in questa composizione, che riflette il fascino della storia millenaria e l'influenza della cultura antica.
I colori, in particolare i verdi e i turchesi, richiamano lo stile di Paolo Bril, con tonalità che, pur restando ancorate alla realtà, assumono sfumature leggermente irreali. Il dipinto è in buono stato di conservazione, con quasi tutta la sua pittura originale intatta.
Questa opera costituisce una testimonianza preziosa dell'interesse dei pittori nordici per l'archeologia romana e per la cultura classica, un dialogo artistico fondamentale tra il Nord Europa e l’Italia nel corso dell’epoca moderna.