Simone di Verhoturje
tempera all’uovo su tavola, cm. 22,4×17,5
Russia centrale
Rara immagine del Santo Simone di Verhoturje, soggetto di difficile reperibilità.
San Simeon nacque circa il 1607 in una famiglia nobile nella parte europea della Russia. Dopo la morte dei suoi genitori arrivò in Siberia e si installò sui pendi orientali degi Urali nella città di Verhoturje, poi si trasferì nel villaggio di Merkušino a distanza di cinquanta chilometri da Verhoturje. Proprio nei dintorni di Merkušino passò la maggior parte della sua breve vita e morì circa il 1642.
Sempre occultava la sua origine nobile, il suo tratto distintivo è la semplificazione esistenziale. Menava la vita nelle strettezze di povertà, peregrinava da un villaggio all’altro e cuciva i soprabiti d’inverno sia per le persone agiate che per i poveri contadini, però sempre gratuitamente, accettando nel caso estremo solo un’po di cibo per il cammino. Se nondimeno il cliente insisteva nel pagamento, Simeon non portava a termine il suo lavoro, ma solo appena, così che il cliente potesse farcela da solo e che nessuno se ne accorgesse sul far di giorno se ne andava.
I fiumi della Siberia ed Urali sempre erano ricchi di pesci. Simeon spesso viveva di pesca, particolarmente in estate. Gli piaceva molto pescare, questo gli ricordava la vita di Cristo ed apostoli. Mai faceva riserve di pesce, ogni volta pigliando tanto che bastasse solo per una cena modesta. Per la pesca e la preghiera preferiva un posto roccioso sulla riva del fiume di Tura ( Verhoturje significa “l’alto Tura”). Adesso il posto è conosciuto come “La pietra di Simeone”, è un oggetto di pellegrinaggio. Oggi su questa pietra spesso si può vedere un mazzetto di fiori o una candela ficcata in una crepa.
Grazie alle preghiere al San Simeon molta gente guarì dalle malattie di occhi, dolor di denti, paralisi. Ma ci sono testimonianze che San Simeon non soltanto sanava i malati, ma anche aiutava a fuggire i prigionieri russi catturati dai nomadi del popolo baškiri che nel diciottesimo secolo ancora facevano incursioni agli abitati russi negli Urali meridionali. Il 12 settembre 1704 le reliquie di Simeon furono trasportate da Merkušino al Monastreo di San Nicola ( Nikolaevsliy ) a Verhoturje.