Pendant di dipinti
Paesaggio con scena di caccia al cinghiale/Paesaggio con scena pastorale
Olii su tela
Cm 66 x 132/ In cornice 68 x 134
I dettagli completi della presente opere sono consultabili direttamente dal seguente - LINK -
Vi mostriamo questo piacevole pendant di dipinti, caratterizzati da un’atmosfera chiara e da una delicata armonia cromatica, in perfetta sintonia con il gusto rocaille della capitale sabauda della seconda metà del XVIII secolo, ed accostabili ad un pittore di ambito piemontese, presumibilmente attivo a Torino in tale periodo.
La prima opera, dal carattere pastorale ed arcadico, mostra un piccolo gruppo di pastori, intenti a sorvegliare i propri animali: a rendere leziosa la scena che vede un pastore a cavallo intonare una canzone per allietare la sosta ai compagni. Nella seconda opera, invece, la composizione è centrata sul movimentato e ricco gruppo di figure di cacciatori che, armati di spade e lance e con l'aiuto dei cani da caccia, hanno accerchiato i cinghiali.
Lo stile delle nostre due tele, così come il tipo di soggetto rappresentato, evoca le composizioni di Vittorio Amedeo Cignaroli (Torino, 1730 - 1800) con la tradizione illustrativa più volte affrontata dall'autore, come si ricorda nelle tele realizzate per le Palazzine di Stupinigi e Racconigi. Cignaroli, artista di corte, nel 1782 fu ricordato da Vittorio Amedeo III come il 'nostro pittore in paesaggi e boscarecce', distinguendosi così quale principale paesista del Rococò piemontese.
La sua abilità tecnica e il suo mestiere rigoroso gli valsero la stima della corte sabauda e di conseguenza dei nobili piemontesi. La sua bottega si espanse notevolmente a causa delle numerosissime commissioni, inducendolo ad avvalersi dell’aiuto di un numero considerevole di lavoranti, di apprendisti e di pittori mestieranti che si occupano a seconda della loro specializzazione del paesaggio, delle figure o dei costumi, per cui diventa difficile stabilire se un’opera è un lavoro di bottega oppure di un pittore autonomo.
Dipinti di tal formato e di tali soggetti, spesso realizzati in gruppo, venivano commissionati per essere collocati nei palazzi o nei piccoli castelli piemontesi e lombardi. Forma e dimensioni suggerirebbero che le tele fossero originariamente collocate come sovrapporta, oppure creati per impreziosire parte di una boiserie.
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Dipinto corredato di certificato di autenticità fotografico a norma di legge (FIMA)