Bel dipinto raffigurante natura morta, tavolo con pentole e pentolini
Firmato in basso a destra
Al retro timbro Galleria d'Arte Cavour Forte dei Marmi (LU)
Autentica Galleria d'Arte Cavour Forte dei Marmi (LU)
Misure: In cornice H 60 x L 68 / Tela H 40 x L 50 cm
BIO
Autodidatta ispirato da Ottone Rosai, eccelse nella raffigurazione di paesaggi e nature morte.
Le sue prime opere risalgono alla fine degli anni Venti e l’inizio degli anni Trenta e dimostrano la predilezione dell’artista per la pittura a olio e acquerello, e soggetti tratti dal contesto domestico e familiare. Questo suo periodo artistico giovanile viene solitamente definito dalla critica naif e soggetto all’influenza dei grandi maestri del periodo macchiaiolo come Silvestro Lega e Giovanni Fattori.
Nel 1934 tenne una sua mostra presso il Kursaal, ovvero il casinò di Viareggio, accompagnata da una recensione di Gino Parenti, figura attraverso la quale si avvicinò allo stile di Scipione (Gino Bonichi) e Mario Mafai. Successivamente, nel 1937, vinse, a pari merito con Fabio Sargentini, il Premio Viani, ottendo la stima di Carlo Carrà, il quale lo segnalò in un articolo dell’ “Ambrosiano” come una delle più spiccate figure della giovane pittura italiana.
Nel 1940 espose presso la Galleria “Il Milione” di Milano. La sua pittura fu rapportata con quella di grandi artisti come Giorgio Morandi, Ottone Rosai e Filippo De Pisis.