Disegno Accademico del XIX Secolo: Studio a Carboncino del Busto di Pallas Athena

Disegno Accademico del XIX Secolo: Studio a Carboncino del Busto di Pallas Athena

Questo disegno accademico raffigura un busto in gesso di Pallas Athena, noto come tipo Velletri.

La storia della scoperta della statua romana.

Nel 1797, degli esploratori scoprirono una statua sepolta tra le rovine di una villa romana vicino a Velletri. Aveva tracce di vernice rossa, che indicavano che era un tempo molto colorata. La statua fu portata al Museo del Louvre.

Vincenzo Pacetti, un abile artigiano, la restaurò aggiungendo le parti mancanti come il sommo del casco, le mani e i piedi, e la lucidò per migliorarne l’aspetto.

I Francesi la acquistarono e la trasferirono a Roma. Tuttavia, durante la guerra della Seconda Coalizione, alla fine del 1798, i soldati napoletani catturarono brevemente la città e sequestrarono la statua. La Francia la riottenne all'inizio del 1801 grazie al Trattato di Firenze, e fu esposta al Louvre a partire da dicembre 1803.

In seguito, la statua divenne molto popolare. Furono realizzate molte copie in gesso per collezionisti e per le collezioni delle accademie di belle arti.

È valorizzato da un uso abile del chiaroscuro, che mette in risalto la complessità delle forme e l'eleganza della scultura originale. 

Tecnica : carboncino su carta.
Dimensioni : 53 cm x 35 cm e presenta un piccolo restauro nella parte inferiore, testimoniando il tempo e la cura dedicata alla conservazione dell'opera.

Athena, dea della saggezza, della guerra e delle arti, è rappresentata con un elmo ornato, simbolo della sua autorità divina. Sul petto dell'armatura, è raffigurata la testa della Gorgona Medusa, un elemento distintivo noto come "Egida".

La testa di Medusa, con la sua capacità mitologica di pietrificare chiunque la guardi, simboleggia protezione e potere. Nell'iconografia classica, l'Egida non è solo un'arma di difesa ma anche un simbolo di saggezza e forza di Athena, capace di superare la paura e sconfiggere il caos. Questo disegno cattura quindi non solo la maestosità della dea, ma riflette anche il ricco simbolismo associato alla sua figura, offrendo uno sguardo affascinante sul mito e sull'arte dell'antichità.

Questo disegno fa parte di una collezione di disegni a carboncino del XIX secolo dell'Accademia Albertina di Torino, illustrando l'uso del carboncino nero e marrone su carta per rappresentare sculture classiche. Oltre all'Adone del Vaticano, la collezione comprende una rappresentazione dettagliata della testa di Athena Pallas, eseguita con la stessa maestria a carboncino. Questo disegno italiano del XIX secolo, che raffigura una scultura classica in gesso, dimostra un modellato in chiaroscuro esperto, sottolineando i dettagli e le complesse texture delle statue originali. L'uso del carboncino nero e marrone accentua la profondità e il realismo, facendo di queste opere non solo esercizi accademici, ma anche vere e proprie realizzazioni artistiche.