Misura 35,8cm
VINCENZO POSTIGLIONE (1831-1916):
È da considerarsi il capostipite della scuola napoletana del Novecento. Vincenzo Postiglione copia da giovane i grandi liutai,
molto giovane, diventa apprendista di Vincenzo Jorio, all’età di 16 anni.
Si è dedicato alla costruzione seguendo i modelli dei classici, come Stradivari, Guarneri e Gagliano, con grande maestrìa e una forte impronta personale. Oltre 500 strumenti
portano il suo nome, molto ricercati sia per la fattura, sia per le qualitá acustiche – per lo più ha costruito violini e violoncelli, ma anche viole, contrabbassi, viole d’amore.
Produzione qualitativa molto varia dallo strumento bellissimo d’autore fino a strumenti dalle casse semilavorate (per lo più provenienti dalla Cecoslovacchia) rifinite e verniciate.
Riportava spesso, sull’etichetta oppure all’interno della tavola armonica, “L’Occhio della Provvidenza”, simbolo massonico.
Lavorò ai Quartieri Spagnoli in Vico Tre Regine.
Questo strumento è da collocare al periodo giovanile del liutaio, tra il 1855 ed il 1860, sia perchè ancora non viene menzionato l'anno di fabbricazione che per poter collocare coerentemente la mentoniera 'originale' magistralmente scolpita in ebano, al periodo di Napoleone III appunto tra il 1850 ed il 1870.