Carlo Scarpa Per Venini Poliedri Lampadario in Vetro di Murano 13 Luci 1960

Carlo Scarpa Per Venini Poliedri Lampadario in Vetro di Murano 13 Luci 1960 circa, realizzato con vetri di due colori a forma di  poliedri, 120 elementi retti da una struttura circolare in metallo bianco ed illuminati da  tredici lampadine E14.  Questo lampadario veneziano può essere utilizzato come plafoniera se attaccato direttamente al soffitto, ma può essere impiegato anche come lampadario aggiungendo una catena ed un rosone. La struttura è in ferro verniciato di bianco, ha 13 luci E14 con l’impianto elettrico originale e funzionante predisposto per la doppia accensione di 10 luci esterne e tre interne.
I poliedri sono in vetro soffiato color trasparente e fumè rosato disposti in maniera alternata, misurano cadauno cm. 13 di altezza e cm. 6.5 di diametro e sono in totale 120 pezzi, dei quali la sola fila esterna è su due ordini. Questa grande plafoniera antica  ha un effetto scenografico meraviglioso, la luce si diffonde morbidamente grazie alla combinazione di vetro di Murano color rosa chiaro e trasparente.
Si presenta in buono stato, funzionante,  proviene da una residenza privata milanese ed in perfetto stato di conservazione compatibilmente con la datazione;  gli ancoraggi metallici dei vetri sono leggermente ossidati.
I Poliedri furono proposti per la prima volta come elementi compositivi del grande lampadario Venini, su disegno di Ignazio Gardella, Paolo Venini ed Enrico Peresutti, presentato all’Expo di Bruxelles nel 1958, posto nella sala centrale del Padiglione Italiano.
Con tale modulo fu realizzato il famoso lampadario a cascata proposto all’Expo di Torino  Italia ‘61 da Venini con Carlo Scarpa.
Laureatosi all’Accademia di Belle arti di Venezia, qui si dedica all’insegnamento universitario che continua con diverse cariche fino al 1977.
Carlo Scarpa si è affermato nel secondo dopoguerra grazie a importanti allestimenti, in particolare a Venezia: la mostra di Paul Klee per la XXIV Biennale, il Padiglione del libro d’arte del 1950 e il Padiglione Italia alla XXVI Biennale.
Nel 1932 ha iniziato a lavorare con VENINI, diventandone il direttore artistico fino al 1946. Un lungo periodo durante il quale ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo della Fornace, per il disegno di modelli passati alla storia e per la ricerca delle tecniche più raffinate.
Il lampadario va completamente spogliato dagli elementi in vetro per la consegna, il costo di imballo e trasporto è escluso dal prezzo e verrà quotato in base alla destinazione finale.