Coppia di putti alati con catene
Scuola genovese, 1670-80 circa
Olio su tela, 67 x 57 cm.
Incorniciato 89 x 78 cm.
I dettagli completi della presente opere sono cunsultabili direttamente dal seguente - LINK -
Questa piacevole tela, raffigurante un coppia di cherubini alati, è opera del genovese Giovan Battista Merano (Genova 1632 – Piacenza 1698), formatosi a Genova dapprima nella bottega di Giovanni Andrea De Ferrari, e poi di Valerio Castello, di cui divenne uno dei migliori allievi.
Fu probabilmente quest’ultimo a consigliare all’allievo un soggiornò nell’allora Ducato di Parma per studiare il Correggio e il Parmigianino, come egli aveva fatto a suo tempo. Durante questo primo soggiorno parmense Giovanni Battista lavorò alla decorazione ad affresco dell’oratorio di San Giuseppe (1651), mettendo a frutto le competenze già acquisite prendendo parte ai cantieri decorativi diretti dal Castello.
Nel corso degli anni settanta lo stile del pittore si avvicina sempre più alle soluzioni adottate dal collega Piola, con cui spesso collaborava, e da cui deve aver tratto ispirazione per i nostri putti, vero emblema della poetica pittorica della bottega piolesca, incentrata sulla piacevolezza decorativa di tali soggetti, intesa a sostituire l’ideale classico di bellezza con una grazia più delicata e ‘capricciosa’.
I nostri due paffuti angioletti sono raffigurati in ginocchio, sorretti su soffici nuvole, mentre tengono tra le mani delle catene, probabilmente allusive ad una contesto allegorico, presumibilmente legato al concetto di fedeltà e forza che tiene unite due persone.
Il dipinto, perfettamente restaurato e rintelato, è in ottime condizioni di conservazione. Eseguita pulizia conservativa.
Corredato di expertise di autenticità (FIMA).
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