Carro trainato da una coppia di leoni con putto
Biscuit con pigmenti dorati, cm 42 x 17 x 27
Alla vista simile al marmo, la porcellana biscuit se ne differenzia per via della maggiore opacità nonostante la finezza del caolino che contiene. Utilizzata soprattutto per sculture decorative di piccole dimensioni, questa tecnica artistica trovò una prima originaria lavorazione nella Francia della metà del XVIII secolo, anche se il caolino era già noto nella Cina del XVII. L’iconografia dominante, che trovò nella declinazione di Sèvres l’accordo in scene pastorali e galanti, incontra nel presente caso un’erudita riflessione.
Il presente trae la propria iconografia dal tradizionale carro trionfale di Bacco e Arianna, trainato da felini, solitamente leoni o leopardi, alla cui guida siede spesso un puttino alato. Il significato allegorico del carro, dispensatore di gloria e fama, è sottolineato dalla scelta dei due leoni che maestosi ne conducono il moto. La particolare attenzione dell’artista, dedito a sagomare ogni singola ciocca della criniera leonina, supera il realismo naturale nella restituzione del carro, fantasiosamente barocco. I decori accademici, quali le protomi leonine, i graziosi boccioli di rosa e i misurati festoni che adornano il carro, si addizionano così all’aggraziata forma lanceolata del veicolo, al tempo stesso sintesi tra foglia e conchiglia e ariosamente leggero. Si deve pertanto supporre che il simile carro con leoni che la leggenda accosta a Cibele, in ragione del tradizionale formalismo più duro e imperioso, sia da scartarsi nell’ispirazione generale. Il trionfo della natura e dell’amore ristabiliti dal Bacco trionfante in compagnia della novella sposa Arianna, risulta qui principale fonte di ispirazione.
L’oggetto è prodotto dalla fabbrica di Thuringian Schwarza-Saalbahn di Eduard Müller (1890-1927). Nome completo Carl Louis Christian Eduard Müller, era il figlio di un proprietario di una fabbrica di vetro. Nel 1890 Eduard decise di fondare una propria fabbrica a Schwarza insieme ad August Müller che si dice fosse suo fratello minore. La fabbrica di Schwarza si era specializzata in figure, ma era sempre più interessata alla porcellana fine, la cui produzione richiedeva un mix leggermente diverso di risorse. Una filiale nella città bavarese di Schönwald fu quindi fondata nel 1904 e dopo un breve ma molto riuscito periodo l'azienda fu trasformata in una società nel 1907.
Esempi di artisti che lavorarono per la fabbrica furono Karl Eichhorn di Volkstedt (intorno al 1924) e lo scultore Edmund Meusel di Coburgo. La società fu rilevata dalla Porzellanfabrik Schönwald AG nel 1927, poco prima che la stessa società fosse acquisita dalla Porzellanfabrik Kahla. Tuttavia, la fabbrica di Schwarza rimase una filiale della Schönwald AG e impiegò ancora 75 lavoratori nel 1930 prima di chiudere definitivamente intorno al 1938.
L'oggetto è in buono stato di conservazione
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