Il termine “Grand Tour” è nato per definire il lungo viaggio sul continente compiuto dai rampolli dell’aristocrazia europea, per lo più inglesi, francesi e tedeschi, attraverso la Francia e la Svizzera per approdare infine in Italia. Il percorso poteva essere fatto via terra, attraverso il valico del Moncenisio con tappa a Torino, proseguendo per Milano, Firenze, Roma, oppure via mare, sbarcando a Genova, per poi toccare le città di Bologna, Firenze, Siena, Lucca fino a Roma. Il Grand Tour acquista importanza sempre maggiore parallelamente alle attività universitarie italiane, per secoli meta privilegiata del viaggio di istruzione di moltissimi studenti europei, e, sebbene già diffuso nel seicento, raggiunge il suo culmine nel 1700. Si tratta di un viaggio complesso, di formazione, apprendimento e perfezionamento, la cui durata varia da pochi mesi a diversi anni, considerato parte essenziale nell’educazione dei figli delle classi dirigenti europee. Accompagnati da valletti e servitori, viaggiavano spesso con un precettore, talora illustre. Meta fondamentale del viaggio è l’Italia, con le sue città d’arte, le sue innumerevoli grandiose testimonianze del mondo romano e greco e della splendida civiltà rinascimentale, cui si aggiungono la ricchezza del paesaggio e la particolare morfologia di alcuni territori.
cm. 14x18,5 cadauno