Questo splendido piatto in maiolica, risalente alla fine del XVI secolo, rappresenta un autentico capolavoro del tardo Rinascimento, attribuito alle maestranze urbinate delle Marche, Italia, specificamente di Urbino o Pesaro. La maiolica è incorniciata in una ricca cornice in legno intagliato e dorato, tipica del periodo. Il piatto, che può essere descritto come un tondino o una sottocoppa, presenta un diametro di 24,5 cm senza cornice e di 35,5 cm con cornice.
La parte centrale del piatto, concava, è decorata con una rara e affascinante rappresentazione di un putto, dipinto nei toni monocromi del blu. Il putto è raffigurato con un antico giocattolo: una girandola, e la maestria dell'artista si manifesta nella precisione e delicatezza dei dettagli, ottenuti utilizzando varie sfumature di blu.
La parte esterna del piatto è ornata con decorazioni a grottesche, includendo figure di draghi e mascheroni. Questi elementi sono caratteristici dello stile rinascimentale e mostrano l'influenza delle antiche decorazioni romane. Le decorazioni sono realizzate con colori vividi, tra cui il blu cobalto, il giallo, l'ocra e il blu zaffera, che conferiscono al piatto un aspetto vibrante e dinamico.
Nonostante la presenza di antichi restauri, tutti i pezzi del piatto sono originali. Sul retro del piatto, si trova un'etichetta di una vecchia collezione, ormai illeggibile, che ne attesta l'importanza e la storia collezionistica.
Questo piatto è un magnifico esempio della maestria artigianale dell'epoca e rappresenta una preziosa testimonianza dell'arte della maiolica rinascimentale delle Marche.