Questo dipinto su carta di Ennio Finzi, del 1978.
Dimensioni: 35x50 cm senzea cornice,
cm 65 x 50cm con cornice.
Con struttura vintage in metallo e legno molto decorativa, con vetro.
Firmato a mano FINZI e datato 1978 in basso a destra dall'artista.
Esemplifica il suo stile astratto, caratterizzato da un sapiente uso della luce e del colore. Le linee sinuose e le forme geometriche creano un dinamismo visivo che coinvolge lo spettatore, in un continuo gioco di luci e vibrazioni cromatiche.
Note biografiche
Ennio Finzi, nato nel 1931 a Venezia, è una figura di spicco dell'arte astratta italiana. Finzi fu influenzato dal movimento spazialista e contribuì allo sviluppo dell'arte cinetica, esplorando l'interazione tra la luce e la superficie dipinta.
Nel corso della sua carriera ha partecipato a numerose mostre prestigiose. Tra queste, particolarmente significative sono la Biennale di Venezia e la Quadriennale di Roma. Una delle sue partecipazioni più importanti è stata la mostra "Temi e variazioni. L'impero della luce" alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, inaugurata nel 2002, che ha messo in luce l'evoluzione dell'arte astratta e cinetica e il ruolo della luce nelle opere d'arte. Al MART (Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto) espone nel 2011 nella mostra "Ennio Finzi. Il colore, la luce e i suoi riflessi", esplorando la sua ricerca sulla percezione visiva e la sperimentazione del colore.
Finzi ha esposto le sue opere accanto a quelle di artisti di fama internazionale come Lucio Fontana, Piero Manzoni e Getulio Alviani. Fu amico e collaboratore di molti artisti contemporanei, con i quali condivise e scambiò idee, contribuendo in modo significativo all'evoluzione dell'arte astratta e cinetica. Il suo lavoro è noto per la ricerca innovativa sulla percezione visiva, dove la luce diventa elemento centrale della composizione artistica.