cm 15 x 16
Siglato e datato in alto a sinistra “CCC 1875”
Dedicato con monogramma in alto a destra
Charles Coleman Caryl, artista americano di origini italiane, nasce a Buffalo nel 1840. Ancora molto giovane, studia pittura sotto la guida di William Holbrook Beard, ma nel 1856, si trasferisce a Parigi, dove è allievo di Thomas Couture.
Tornato negli Stati Uniti negli anni Sessanta, per prendere parte alla Guerra di secessione, Coleman apre uno studio a New York ed espone con regolarità al Boston Athenaeum e alla Brooklyn Art Academy.
Nel 1867, avviene il suo trasferimento in Italia, dove comincia a frequentare la colonia di artisti stranieri, tra cui William Graham, Frederic Leighton, Elihu Vedder, e Thomas Hotchkiss, tutti legati a Nino Costa e quindi al fascino simbolista e preraffaellita che si era diffuso a Roma con il Golden Club.
Ben presto, Charles Coleman Caryl, che alloggia nell’appartamento in cui aveva abitato John Keats a piazza di Spagna, diviene uno degli artisti più apprezzati della cerchia straniera e del movimento Estetico.
Unendo il revival gotico e rinascimentale ad una pittura estremamente leggera e sospesa, eseguita prevalentemente ad acquarello e pastello, è interprete raffinato ed elegante di ricostruzioni storiche, come per esempio il Suonatore di liuto (di cui questo qui presentato è il modollo), ma è soprattutto conosciuto per le sue nature morte di fiori e boccioli che lo legano alla pittura giapponese.
I suoi delicatissimi pannelli decorativi floreali, risalenti agli anni Settanta ed Ottanta, sono attraversati da tenui rami fioriti con boccioli bianchi e rosa, di fattura impalpabile e dalle suggestioni preraffaellite. L’orientalismo di queste composizioni è ben visibile dalla scelta dei vasi e delle decorazioni di tappeti ed oggetti giapponesi o medio orientali che testimoniano anche la sua attività di collezionista.
Intorno al 1885, Charles Coleman Caryl decide di trasferirsi a Capri. Utilizza la foresteria di Villa Narciso come sua casa studio, dove comincia a dedicarsi a luminose vedute e scene inserite nella splendida cornice di Capri.
Nel 1897, prende parte alla Biennale di Venezia. Nel 1911 è alla Mostra Internazionale di Roma con Primi raggi di luna – Capri. Rimane nell’isola fino alla fine dei suoi giorni, sopraggiunta nel 1928, all’età di ottantotto anni.