Maestro veneto del '600
Olio su tela
Antica cornice dorata
Tela 63 x 48
Cornice 77 x 60
Il dipinto raffigura la scena del celebre episodio biblico di "Susanna e i Vecchioni" narrato nel capitolo 13 del Libro di Daniele.
La vicenda fu molto rappresentata dai maestri della pittura antica a partire da Cinquecento, in quanto si prestava all’esaltazione di immagini sensuali e dai risvolti erotici più o meno evidenti, con l'ostentazione delle nudità femminili spesso in pose provocanti e fortemente licenziose, in totale contrasto con la moralità di quell'epoca.
Le opere potevano essere esposte nei palazzi, anche ecclesiastici, con un pretesto di connotazione religiosa, a copertura di un desiderio di visione pornografica.
La tela infatti rispecchia tutti i canoni estetici richiesti dalle committenze nobiliari e religiose per arredare in modo libertino i loro palazzi
La sua collocazione artistica è facilmente riconoscibile nel '600 veneto con i colori vivaci e contrastanti e con gli efficaci effetti di luci e ombre per accentuare la volumetria.
La figura nuda della bellissima protagonista è irradiata di luce ed attrae in modo perentorio lo sguardo dello spettatore. Solo in un secondo tempo si notano le figure dei due vecchi lascivi, che la sorprendono in giardino offrendo uno il denaro e l'altro i gioielli in cambio delle sue grazie.
E' chiara l'intenzione dell'Autore di improntare la scena sulla raffigurazione della protagonista femminile.
La pelle candida della casta Susanna si illumina al centro della tela ed offre il suo corpo nudo in una posa frontale di grande sensualità, con il viso ritratto di profilo e rivolto con apprensione verso uno dei due vegliardi, cercando di allontanarlo mentre lui gli posa una mano sulla coscia.
La guancia è arrossata, segnata da un pudico imbarazzo, che evidenzia la sua vergogna di fronte alla inaspettata violazione della propria intimità
L'opera è in buone condizioni completa di una bella cornice dorata a vassoio di inizio '800.